Al via la 10^ ‘Borsa del Turismo Fluviale’: focus sulla vacanza ‘slow’

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Da dieci anni la Borsa del Turismo Fluviale e del Po mette in vetrina come prodotto turistico la ricchezza ambientale e artistica dei territori attraversati dal Grande Fiume.

L’evento è in programma dal 18 al 23 settembre a Guastalla e lungo le terre emiliano romagnole bagnate dal Po. All’edizione del decennale – dedicata alla vacanza slow lungo il grande fiume d’Italia – saranno presenti 25 TO europei interessati al turismo ‘lento’ che parteciperanno, venerdì 20 settembre a Guastalla, al workshop con operatori dell’offerta specializzati in turismo fluviale e provenienti dalle regioni attraversate dall’asta del Po. In calendario anche quattro educational tour per i buyer, due convegni tematici e numerosi appuntamenti.

I buyer specializzati presenti provengono da Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Scandinavia, Spagna, Svizzera e Ungheria e sono interessati a commercializzare, tramite i propri cataloghi e portali turistici, vacanze “slow” declinate su cicloturismo, vacanza attiva, passeggiate a cavallo, enogastronomia tipica, trekking e contatto con la natura nelle terre del Po.

La Borsa del Turismo Fluviale e del Po è promossa da Confesercenti Emilia Romagna, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Camera di Commercio di Reggio Emilia, Apt Servizi Emilia Romagna, Destinazioni Turistiche Emilia e Romagna e ha il patrocinio di MIPAAFT (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo), Enit, Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia e dei diversi Comuni coinvolti nell’evento.

“Questa edizione della Borsa del Turismo del Po – commenta Andrea Corsini, assessore Regionale al Turismo – oltre che una grande occasione per promuovere e commercializzare l’ampia e ricca offerta per vacanze slow lungo i territori della Destinazione Emilia rappresenta anche una risposta all’emergenza climatica che stiamo vivendo. E’ tempo che operatori e turisti trovino nuove vie per vendere e comprare viaggi”.

“Festeggiare il 10° compleanno della Borsa del Po – dice Filippo Donati, presidente di Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna – è la dimostrazione più evidente che la scelta di Confesercenti Emilia Romagna di investire, dieci anni fa, sul Grande Fiume come meta turistica non era un’idea infondata. Sempre di più, oggi, i turisti orientano la propria vacanza verso un turismo slow come quello fluviale, fatto di orizzonti suggestivi, di cibi genuini e autentici. Occorrono ovviamente politiche d’investimenti, e di promozione, per rendere quel territorio un esempio di sintesi tra sostenibilità ambientale e di sviluppo imprenditoriale ma in questi anni abbiamo visto che il prodotto è andato via via definendosi e oggi può essere tranquillamente proposto sui mercati turistici”.

In occasione della Borsa del Turismo Fluviale e del Po saranno organizzati, tra il 18 e il 23 settembre, 4 educatour per i 25 buyer internazionali presenti: ‘Alla scoperta della provincia di Piacenza, tra storia, natura e tipicità del territorio’; ‘Alla scoperta della Bassa Parmense tra musica, cultura e natura’; ‘Viaggiare lungo il fiume tra arte, natura, gusto e sport nella Bassa Reggiana’; ‘Ferrara e Parco del Delta del Po: viaggio alla scoperta di un territorio patrimonio UNESCO dell’umanità’.

In occasione della Borsa Po 2019 si svolgeranno i convegni sul tema: ‘Le vie d’acqua per lo sviluppo del turismo sostenibile'(il 13 settembre a Ferrara) e su ‘Mille modi per navigare il Po’ (20 settembre a Guastalla).

Per far conoscere la ricca offerta di turismo fluviale dell’Emilia Romagna, nelle 9 edizioni precedenti, la Borsa del Turismo Fluviale e del Fiume Po ha promosso 33 eductour con buyer esteri, mentre i diversi workshop specializzati hanno visto la partecipazione di 1.242 operatori turistici del territorio e di 187 tour operator internazionali provenienti da diversi paesi europei e internazionali come, ad esempio, Cina, Russia, Stati Uniti.

In particolare le precedenti edizioni della Borsa hanno registrato, a dimostrazione dell’interesse dell’iniziativa, oltre 21.000 contatti commerciali, per un giro d’affari stimato in 8,3 milioni di euro.

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