Dopo un inverno difficile il turismo bolognese ha ripreso quota. A partire dalla primavera, infatti, il comparto ha segnato aumenti a doppia cifra, in particolare a Bologna e Imola. Il boom di arrivi e presenze a primavera non solo ha compensato le perdite di maggio-giugno 2012 causate dal terremoto, ma ha risollevato l'andamento dell'intero anno.
Da maggio a luglio 2013 le presenze in provincia sono aumentate del 10,11% e gli arrivi del 4,74%, con un picco del 18,63% per Bologna. Dall'1 gennaio al 31 luglio sono arrivati 941.796 turisti, di cui 601.865 a Bologna, 70.746 nel circondario Imolese, 45.448 a Imola, 223.737 nel resto del territorio. Le presenze sono state pari a 1.915.647, di cui 1.225.859 a Bologna, 153.193 nel circondario Imolese, 96.868 a Imola, 439.727 nel resto del territorio. La permanenza media è di 2 giorni. Rispetto al totale degli arrivi e delle presenze provinciali, Bologna pesa per il 64% circa. Giugno è stato il mese con i dati migliori. A soffrire è l'Appennino con dati negativi. A trainare la crescita sono stati gli stranieri che rappresentano il 42% degli arrivi totali nel territorio e il 48% delle presenze (rispettivamente circa il 5% e il 10% in più dell'anno scorso).
"Il buon lavoro di squadra tra istituzioni e operatori privati – sottolinea Graziano Prantoni, assessore alle Attività produttive e Turismo – portato avanti in questi anni, sta dando buoni frutti, oltre le previsioni. Ora più che mai, occorre mantenere alto l'impegno – aggiunge – perché il turismo diventi sempre più un'occasione di crescita e di sviluppo per il nostro territorio. Stiamo anche lavorando – conclude – perché dal prossimo anno sia operativa nel nostro territorio l'applicazione web, collegata al nostro nuovo programma, che permetterà l'invio contestuale dei dati sia a noi sia all'autorità di pubblica sicurezza, con un'unica operazione, semplificando così la vita agli operatori".