Mare d’arte festival: mare come simbolo di apertura e connessione
06 Giugno 2025, 10:30
Milano Marittima si trasforma in un hub culturale a cielo aperto con Mare d’Arte Festival 2025, l’evento in programma dal 4 al 13 luglio che quest’anno indaga il tema Sogni Condivisi. In quello che diventa un museo diffuso, il mare, inteso come simbolo di apertura e connessione, si racconta attraverso il linguaggio dell’architettura, del design, della fotografia, della pittura e della scultura.
Il valore dell’accoglienza è il punto di partenza di un viaggio artistico che si racconta in un ricco calendario di appuntamenti.
Cuore pulsante del festival è l’imponente opera “Non basta il canto delle sirene” di Valerio Berruti, che resterà allestita in maniera permanente per invitare a riflettere sui fondamenti che animano il progetto Mare d’Arte Festival: la sirena come simbolo del mare e la bambina intesa come metafora della speranza e del futuro restituiscono un’idea di ospitalità che non solo riceve, ma accoglie senza giudicare.
Realizzata in bronzo patinato con la tecnica della fusione a cera persa, Non basta il canto delle sirene esprime una lavorazione artigianale complessa che prevede l’uso di più stampi e saldature. Le patine artistiche ottenute a mano rendono l’opera resistente alla salsedine, così da garantire durabilità al progetto che viene donato alla città.
Di rilievo è anche la mostra Razza Umana by Oliviero Toscani Studio, il progetto corale realizzato grazie agli scatti di Toscani e dei suoi allievi e collaboratori. Le fotografie-totem, posizionate sul lungomare per circa due mesi, diventando parte di un dialogo visivo con il mare che accoglie chi arriva, che intende sfidare le barriere per celebrare la bellezza della diversità e invitare il pubblico a riflettere sul valore della condivisione di esperienze umane.
Oliviero Toscani, insieme ai suoi allievi collaboratori, ha girato il mondo ritraendo esseri umani nelle piazze e nelle strade, allestendo di volta in volta uno studio fotografico itinerante e raccogliendo, a oggi, un archivio di circa 100mila immagini. Un corpus che esprime il senso della fotografia del grande maestro: “mi commuovo di fronte all’unicità di ogni individuo e per questo fotografo gli esseri umani nelle molteplici espressioni”. Un’esortazione a superare le divisioni per definire una nuova umanità capace di riconoscersi nell’altro.
Mare d’Arte Festival 2025 è realizzato in collaborazione con Sky Arte e reso possibile anche grazie al sostegno della Regione Emilia Romagna.