Fare dell’Emilia-Romagna la regione leader in Italia per il turismo entro il 2030, con il settore che supera il 16% del Pil regionale. È questo l’obiettivo che si sono posti il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini e che hanno illustrato nel corso della conferenza regionale ‘Turismo Emilia-Romagna, destinazione futuro’ a Riccione.
“Ci siamo insediati formalmente a gennaio 2015 ed eravamo a 45 milioni di presenze turistiche. Già nel 2019 eravamo arrivati a 60 milioni, siamo tornati a superarli alla fine dello scorso anno e ritengo che l’obiettivo di raggiungere i 65 milioni di turisti entro il 2030 sia davvero raggiungibile”, ha detto Bonaccini dal palco.
“Il turismo è una gamba fondamentale per il futuro dell’Emilia-Romagna – ha aggiunto – Noi siamo una regione molto particolare, non abbiamo sul nostro territorio le grandi città d’arte, i laghi, i mari della Sardegna e nonostante questo superiamo i 60 milioni delle presenze turistiche”. Il merito va anche ad una strategia che ha puntato sui grandi eventi internazionali e sullo sport.
Alla Motor Valley, Food Valley, cui si aggiungerà presto la Music Valley, oltre ai borghi, ai cammini e alla Sport Valley e ai grandi eventi internazionali che nel 2023 hanno generato un indotto pari a 150 milioni di euro. Il prossimo anno, accanto a riconferme importanti come MotoGP, Formula Uno, Coppa Davis e Ironman, arriveranno anche il Tour de France, l’Open di golf a Cervia e la Formula E a Misano. Superato il Covid e l’alluvione si punta sulla promozione del territorio, la riqualificazione delle strutture alberghiere, con finanziamenti che arriveranno a 45 milioni e il rifacimento dei waterfront finanziato con 32 milioni. “L’obiettivo – conclude Bonaccini – è promuovere il turismo 365 giorni l’anno”.