Apre oggi a Illegio la mostra “Apocrifi. Memorie e leggende oltre i Vangeli”, di cui il capolavoro del Caravaggio “Riposo nella fuga in Egitto”, sarà uno degli elementi di attrazione. E proprio della tela del Caravaggio la mostra rivelerà nuovi particolari, confermando sulla base di prove per la prima volta certe la committenza e svelando anche un piccolo mistero. La tela contiene un messaggio in codice: lo spartito musicale che san Giuseppe tiene in mano di fronte all'angelo è un mottetto composto dal fiammingo Noël Bauldewijn nel 1519. Si tratta del "Quam pulchra es et quam decora", dedicato alla Vergine Maria ed ispirato dal Cantico dei Cantici. "E' una specie di didascalia cifrata – commenta il curatore della mostra don Alessio Geretti – che ci spiega lo spirito mistico con cui l'artista ha dipinto questo capolavoro, il messaggio che il committente gli ha domandato di inscrivere nella scena". L'esposizione raccoglie ottanta capolavori tra pitture su tavola lignea, dipinti su tela, sculture, altari ed incisioni, dal Medioevo ad oggi, selezionati dai musei di tutta Europa. Di scena, opere del Guercino, di Dürer, Andrea Pozzo, Pomponio Amalteo, Ludovico Mazzolino, insieme ad antiche icone russe e bizantine.