“Abbiamo parlato degli interessi di Costa Crociere per le aree del Porto Vecchio di Trieste, della necessità di investimenti per l’elettrificazione delle banchine perché non vogliamo ripetere situazioni come Venezia, dove le navi bianche vengono osteggiate per questioni ambientali,che condivido e che hanno dignità. Ci sarà un intervento infrastrutturale, deve essere fatto con soldi pubblici”. Lo ha affermato Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, a margine di un incontro a Trieste, con il premier Giuseppe Conte e l’AD di Costa Crociere Michael Thamm. “Credo che l’elettrificazione delle banchine – ha aggiunto Patuanelli – per consentire alle navi quando sono in banchina di non inquinare, sia una esigenza condivisibile che va realizzata. Per l’attività portuale di Trieste c’è un grande progetto che il presidente del porto, Zeno D’Agostino sta facendo e che può avere accesso anche al Recovery Plan italiano. Stiamo valutando assieme alla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli che ha la competenza sul sistema portuale: lo valuteremo nel dettaglio. Oggi – ha concluso – è partita la prima crociera al mondo del post covid di una compagnia che batte bandiera italiana da Trieste”.
Infine, l’AD di Costa ha espresso apprezzamento per la serietà con cui il governo italiano ha affrontato il tema della ripartenza della crocieristica: “hanno fatto una scelta molto giusta che non è finanziaria, perché una crociera fatta con circa il 20% di passeggeri economicamente non è profittevole ma dà un segnale di fiducia ai cittadini”.