lunedì, 23 Dicembre 2024

4,5 milioni passeggeri coinvolti nei progetti culturali di AdR

Circa 4,5 milioni di passeggeri, provenienti da tutto il mondo, sono stati coinvolti nel 2022, all’aeroporto di Fiumicino, nei progetti artistici proposti da Adr, fruendo delle iniziative  culturali intraprese e posando lo sguardo su opere d’arte classica, contemporanea o del Parco archeologico di Ostia Antica. Sono i dati diffusi all’aeroporto di Fiumicino, durante la cerimonia d’inagurazione dell’opera ‘Natural Reaction’ By Marcantonio, dalla vice president external relations and sustainability di AdR, Veronica Pamio, presentando ‘Il caso AdR’,  contenuto nel Sustainability Report di Associazione Civita.

“Con Civita c’è una collaborazione che ci aiuta a rendere riconoscibile il patrimonio artistico italiano nel miglior scalo d’Europa – ha detto Pamio –  Le iniziative culturali promosse da Adr hanno generato effetti positivi su reddito e occupazione nel territorio, attraverso il coinvolgimento di fornitori locali movimentati per le progettualità analizzate, 100% con sede a Roma e provincia. E presenteremo anche un report strutturato sulle attività svolte nel 2023”.

Attraverso la valutazione di Civita è stato anche possibile stimare l’impatto sulla creazione di conoscenza e il numero di giovani coinvolti nelle iniziative. Nello specifico, attraverso il coinvolgimento di famiglie, si è favorita la diffusione dell’abitudine a partecipare ad
iniziative culturali, che hanno coinvolto decine di migliaia di bambini.

“Per quanto riguarda il contributo della cultura nella promozione di coesione sociale, inclusione e partecipazione, elevata inoltre, il 48%, la partecipazione del genere femminile alle progettualità esaminate ed alla programmazione culturale in aeroporto”, ha aggiunto Pamio.
“Nel nostro primo bilancio di sostenibilità abbiamo voluto ospitare Adr per la valutazione d’impatto positivo che la cultura genera  – ha sottolineato Simonetta Giordani, segretario generale dell’Associazione Civita – La società di gestione aeroportuale rappresenta un modello
virtuoso d’approccio che le aziende devono avere sulla cultura. Fiumicino è divenuto un hub culturale: non interventi one shot ma progetti pluriennali e sostenibili che stimolino la partecipazione attiva, potenti strumenti  a servizio dell’Agenda 2030”.

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