Riorganizzazione degli spazi per garantire il distanziamento sociale, adeguamento della segnaletica nelle aerostazioni per il rispetto del droplet, incremento delle indicazioni ed informazioni, barriere in plexiglass per le postazioni di sicurezza e per il controllo passaporti.
Sono alcuni delle misure che potrebbero essere messe in atto dall’aeroporto di Fiumicino per quando scatterà la Fase 2 dell’emergenza Covid-19. Le autorità aeroportuali sono pronte ad accogliere quelle che potranno essere le indicazioni delle autorità preposte, anche a livello UE, e sanitarie ed in caso lo scalo è pronto a fare la sua parte.
E Fiumicino, già da tempo all’avanguardia per l’adozione delle nuove tecnologie, potrebbe inoltre potenziare quelle legate al riconoscimento biometrico, passando per la virtualizzazione di biglietti e carte d’imbarco. Sin dall’inizio dell’emergenza, a gennaio scorso, lo scalo romano che, attualmente, con il drastico calo di traffico aereo (sceso di oltre il 95%) garantisce le operazioni di check-in al Terminal 3 con gli imbarchi esclusivamente al molo B, ha adottato ed incrementato progressivamente una serie di misure per garantire la sicurezza di viaggiatori ed operatori aeroportuali.
Accanto agli attuali 56 termoscanner (i primi allestiti il 4 febbraio scorso) per rilevare a distanza la temperatura corporea, e che saranno aumentati, ed al posizionamento di 6 maxi totem informativi con dispenser con gel igienizzanti ed altri 200 dispenser piccoli (in media si utilizzano circa 3.000 litri di gel al mese), a più riprese ci sono attività di sanificazione delle aree esterne ed interne. Inoltre, operatori aeroportuali di AdR controllano il mantenimento del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale.