martedì, 16 Aprile 2024

Colosseo, ancora un graffito sul muro. Fermato 16enne brasiliano

Appartengono a tutte le età e nazionalità i turisti stranieri che vogliono vergare il loro nome nella storia o addirittura portarsene un pezzetto nelle loro case. Proprio ieri un minorenne brasiliano, in gita scolastica a Roma ha inciso la lettera 'M' sul muro della terrazza Valadier, il belvedere ottocentesco affacciato sulla piazza del Colosseo. Il giovane è stato bloccato dal personale di vigilanza dello stesso Anfiteatro Flavio, ma il danno ormai era stato fatto.
I carabinieri hanno identificato il ragazzo che dopo aver ammesso le sue colpe è stato portato in caserma: ora rischia una denuncia per danneggiamento del patrimonio culturale alla Procura presso il Tribunale dei Minori.
Il Colosseo, però, non è nuovo a questi scempi: il 17 marzo un turista canadese di 15 anni ha staccato un laterizio dal muro del Colosseo; l'11 gennaio è stata la volta di un padre ed un figlio australiani, di 45 e 12 anni, che hanno pensato di incidere il proprio nome sul Colosseo.
Per il Soprintendente Mariarosaria Barbera l’atto di ieri rappresenta "l'ennesimo segnale della necessità di incrementare il personale di vigilanza, a partire dai siti di grandi dimensioni e con imponenti flussi turistici".   
Dello stesso avviso  Rossella Rea, direttore del Colosseo: "siamo consapevoli che, pur tra migliaia di turisti corretti, vi sono soggetti capaci di comportamenti che possono tradursi in rischi sia per il monumento che per la loro stessa incolumità – conclude, ma con un addetto alla vigilanza ogni 2.500 turisti – conclude – è possibile che qualcosa sfugga al nostro doveroso controllo".

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