Il Cratere d’Eufronio torna a casa con una mostra a Cerveteri


Il Cratere di Eufronio, capolavoro dell’arte attica del V secolo a C., è finalmente tornato a Cerveteri, per una mostra speciale. Ad inaugurare la mostra presso il Museo Nazionale Cerite è stato Dario Franceschini, ministro di beni culturali e turismo, che non sembra contrario all’idea di lasciare il reperto nella cittadina laziale da cui era stato strappato più di 40 anni fa dai tombaroli.  

Si tratta di una prospettiva allettante per il sindaco Alessio Pascucci che ha visto triplicare i biglietti del museo da quando vi è esposta un’altra opera di Eufronio, una preziosa kylix (coppa da vino) anch’essa tornata in Italia dopo aver percorso le vie del traffico illegale.

Per la soprintendente all’Etruria meridionale, Alfonsina Russo Tagliante, la mostra di Cerveteri “è il simbolo della lotta contro il traffico illecito di reperti archeologici”.

“Cerveteri – spiega Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio – sta entrando a far parte di una rete di promozione in Italia e nel mondo: bisogna lavorare in vista di Expo 2015 affinché si arrivi all’appuntamento con l’idea dell’esistenza del ‘bel Lazio'”.

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