venerdì, 22 Novembre 2024

Il Foro di Traiano svela nuovi tesori: fregi, statue, capitelli e una testa di Dioniso

Arrivano direttamente dal sottosuolo del primo tratto di via Alessandrina alcuni incredibili tesori della Roma antica, rinvenuti nello scavo archeologico appena concluso e illustrato in diretta streaming alla presenza della sindaca Virginia Raggi. Con questa opera, curata da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali su concessione del MIbact – Parco Archeologico del Colosseo e resa possibile grazie al contributo della Repubblica dell’Azerbaigian, finalmente si potrà ammirare la piazza del Foro di Traiano con il complesso monumentale dei Mercati di Traiano.
Dopo una campagna preliminare nel 2016, il progetto di scavo si è svolto ininterrottamente da marzo 2018 fino allo scorso novembre sotto la direzione scientifica degli archeologi della soprintendenza capitolina: l’intervento, oltre ad aver reso noti una nuova porzione della piazza del Foro di Traiano, e i resti delle abitazioni del quartiere medievale, ha fornito una serie di dati utili a ricostruire la storia del centro monumentale della città.
“Abbiamo un tesoro preziosissimo nascosto sotto i nostri piedi, continuiamo ad aprire questo scrigno e a mostrare al mondo frammenti della nostra identità. Roma è patrimonio dell’umanità – ha detto la sindaca Raggi – questo lavoro ci dà speranza, dobbiamo continuare a guardare al futuro con fiducia: ora siamo in era Covid, ma chi lavora in questo settore deve avere una nuova spinta e deve essere sostenuto”.
“Stiamo tentando di ricomporre il mosaico dell’antichità – ha detto Claudio Parisi Presicce, direttore dei Musei Archeologici e storico-artistici di Roma Capitale – Con lo scavo del 1998, durante il quale si è cercato di recuperare il marmo conservato sotto il terreno libero dai monumenti, è cambiata la nostra visione del Foro di Traiano, voluto dall’imperatore per celebrare le vittorie in Dacia. Ora grazie all’accordo tra le istituzioni, questo progetto restituisce in elevato i monumenti dei Fori per renderli comprensibili e abbatte le barriere della conoscenza”.

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