Antonio Percario, Membre d’Honneur di Skal Roma, incontra Enrico Ducrot, CEO di Viaggi dell’Elefante e ideatore di Ecoluxury, per discutere della settima edizione della Ecoluxury Fair e del percorso che ha trasformato il lusso in un modello di turismo sostenibile.
- Antonio Percario: Enrico, grazie per questa opportunità di conversazione. È un onore essere qui per aprire insieme la settima edizione della Ecoluxury Fair. Puoi raccontarci come è iniziato questo viaggio quasi vent’anni fa?
Enrico Ducrot: È un piacere, Antonio! Questo viaggio è iniziato nel 2005, quando mi sono reso conto di quanto il turismo, con i suoi flussi crescenti, stesse trasformando luoghi unici, spesso in peggio. Ho capito che era necessario un cambiamento, un turismo che non fosse invasivo, ma rigenerativo. Così, con l’aiuto di alcuni albergatori illuminati, abbiamo visto che il settore dell’alta gamma poteva fare da apripista, con un impatto minore rispetto al turismo di massa.
- Antonio Percario: Mi incuriosisce molto l’idea dei “laboratori” che hai creato. Qual è stato l’impatto di questi progetti?
Enrico Ducrot: Li abbiamo chiamati “progetti Ecoluxury” proprio perché nascevano dall’esperienza degli alberghi, veri e propri laboratori di sostenibilità. Ogni struttura ha intrapreso azioni concrete per proteggere e valorizzare non solo l’albergo, ma soprattutto il territorio circostante. Da queste iniziative è nato il nostro modello di turismo che coniuga lusso e sostenibilità.
- Antonio Percario: E poi, dal 2010, avete sviluppato la filiera completa. Come si è evoluta questa idea?
Enrico Ducrot: Esatto. Dal 2010 abbiamo collegato tour operator, alberghi e agenzie di viaggio, costruendo una rete in cui le esperienze di lusso venivano integrate con progetti sostenibili. Questo modello è cresciuto e, nel 2017, siamo arrivati a creare l’Ecoluxury Fair, un appuntamento che oggi è fondamentale per fare rete e condividere visioni sostenibili.
- Antonio Percario: La Fair è arrivata alla settima edizione, un traguardo importante. Cosa rende speciale l’edizione di quest’anno?
Enrico Ducrot: Quest’anno stiamo portando avanti collaborazioni innovative, come quella con il Green Future Project, per rendere più forte il legame tra i viaggi dei clienti e i progetti sostenibili degli alberghi. Ecoluxury non è solo un evento: è una piattaforma per azioni concrete, un punto d’incontro tra il mondo del lusso e le sfide ambientali.
- Antonio Percario: Enrico, in questi vent’anni, il mondo è cambiato. Come vedi il futuro del turismo, soprattutto in un paese come l’Italia?
Enrico Ducrot: È sempre più chiaro che il turismo è uno dei principali settori industriali, con un impatto enorme sull’economia e sulla società. La vera domanda oggi è: vogliamo essere noi a governarlo, o lasciarci governare? I luoghi più emblematici del nostro paese, come Venezia, Firenze e le Cinque Terre, sono patrimoni dell’umanità e richiedono un equilibrio delicato tra accessibilità e conservazione.
- Antonio Percario: Sono d’accordo. Il messaggio della Ecoluxury Fair è proprio quello di ispirare un turismo che sia responsabile e rispettoso. Cosa speri che i visitatori portino via da questa esperienza?
Enrico Ducrot: Spero che capiscano che il lusso non deve essere in contrasto con la sostenibilità. Anzi, può essere un potente alleato. La Ecoluxury Fair non è solo una celebrazione del turismo di alta gamma, ma una chiamata all’azione per proteggere e valorizzare ciò che ci rende unici. Grazie, Antonio, per questa conversazione e per il sostegno di Skal Roma.
Con la conversazione tra Enrico Ducrot e Antonio Percario, la settima edizione della Ecoluxury Fair si apre a Roma con un forte messaggio: il lusso e la sostenibilità possono e devono convivere per il futuro del turismo.