martedì, 19 Novembre 2024

Castelli Romani punta al turismo esperenziale e sfodera i suoi gioielli al TTG

Una destinazione tutta da scoprire, da vivere, ascoltare ed amare. Stiamo parlando de I Castelli Romani, a 20 chilometri da Roma sud-est, che con i suoi boschi, laghi vulcanici e 17 pittoreschi paesi, ha tanto da offrire anche al turista che arriva nella capitale, raggiungibile com’è dall’aeroporto di Roma Ciampino o dalla stazione Termini. A  presentare la diversificata offerta turistico-ricettiva, l’Agenzia regionale nel suo stand  a TTG Rimini.

“Sono molteplici le motivazioni che potrebbero spingere il turista a visitare questo territorio”, ha precisato la responsabile promozione e commercializzazione Micaela Farina, sottolineando l’aspetto enogastronomico che qui trova terreno fertile.

“Raggiungibile anche a piedi o in bicicletta, percorrendo la suggestiva Via Francigena per circa 50 km da Velletri a Roma, ed entrando nella Capitale dall’Appia antica, I Castelli Romani”, ci informa Valerio Ciaccia, responsabile delle relazioni istituzionali di Castelli Romani Destination Management Organization, “è l’area che corrisponde al complesso vulcanico dei Colli Albani, come dimostrano anche i laghi che si sono formati nei crateri dopo l’eruzione di 600 mila anni fa”.

La maggior parte dei paesi sono sul livello del mare da 300 a 700 metri fino a mille del Monte Albanus dove arriva la Via Sacra, antico lastricato romano. Quattro sec prima della fondazione di Roma i latini avevano stabilito qui le proprie città: Tusculum, Albalogna, Civita, Vellitrae ed Ariccia che formavano la lega latina. La maggior parte del territorio è ricco di vegetazione e sentieri da percorrere a piedi. Non mancano poi feste e sagre e rievocazioni storiche. Ogni stagione è buona per scoprire questi luoghi che ben si adattano, grazie ad un’offerta ricettiva variegata, anche alle famiglie.

“Vogliamo attirare l’attenzione su questa zona suggestiva  da proporre con l’offerta culturale di Roma”, fa sapere Sabrina Ippolito di Castelil Romani Turismo, “abbinando, per esempio, itinerari naturalistici di trekking, o a cavallo, e soste per degustazione di prodotti della nostra genuina gastronomia che vanta marchi Igp come la porchetta o il pane cotto a legna di Genzano, per citare qualche esempio”.

E ci sono pure le coltivazioni biologiche dove i turisti si possono “sbizzarrire nella raccolta dei prodotti di madre natura, in luoghi suggestivi, per poi cucinarli con lo chef magari in un rustico vicino al lago o in un vigneto”.  Un turismo emozionale ma anche creativo, quello promosso, con proposte come la sagra della porchetta, il corso su come preparare le marmellate di Fragole, a Nemi, un picnic sotto i mirti sulle sponde del lago. Fra le località da segnalare Castel Gandolfo che quest’anno si è pure candidata a borgo più bello d’Italia. Oltre alle Ville Pontificie e al palazzo Apostolico ci sono numerosi spunti per una visita; per esempio i laboratori artigianali di vetro e gioielli antichi di restauro e mosaici. Cresce il numero dei turisti che scelgono di sposarsi qui e svolgere il rinfresco nella pittoresca e famosa piazzetta.  Non tutti sanno poi che partendo da San Pietro, Castel Gandolfo è  la seconda tappa della via Francigena andando verso Sud. Quest’area del Lazio è anche gettonata dai golfisti.

La buca 4 del campo di Castel Gandolfo è stata riconosciuta a livello internazionale fra le 500 buche più bella del mondo. La Regione Lazio è stata scelta per ospitare la Ryder Cup nel 2022; già dal prossimo anno inizieranno le competizioni internazionali e numerosi golfisti potranno  sperimentare gli undici campi da golf del territorio.

“I nostri servizi sono delle esperienze emozionali”, precisa Federica Rondoni, consulente di viaggi che propone, fra gli altri, anche il corso per imparare le basi della cucina italiana, “e dopo le mani in pasta si mangia e si visitano le cantine –  siamo nell’area dei vini più antica d’Italia – e ce ne sono di diverse tipologie da quelle a gestione  familiare con piccolo museo a quelle più moderne e strutturate”.

Altri spunti di turismo creativo: i laboratori artigianali per apprendere la lavorazione dei formaggi e del pane, o dell’olio aromatizzato e dei saponi nella fattoria dove si coltivano 200 erbe biologiche. A tutto questo si potranno abbinare visite ai giardini o archeologiche e spettacoli come quello della Seconda Legione Partica nelle antiche Terme di Caracalla ad Albano Laziale, con la partecipazione attiva dei turisti. 

(Tiziana Conte)

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