La stazione di Civitavecchia si rinnova: al via la riqualificazione
19 Novembre 2025, 09:44
La stazione ferroviaria di Civitavecchia si rinnova e diventa protagonista di un cambiamento che permetterà di migliorare i servizi e il sistema di accessibilità alla stazione.
Il progetto rientra nella strategia di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) per lo sviluppo delle stazioni come hub intermodali e poli di servizi. Un programma di interventi distribuiti nei prossimi anni nell’ambito del Piano Integrato Stazioni RFI, che interessa oltre 600 scali ferroviari italiani dalle grandi stazioni che accolgono il 90% dell’utenza a quelle medio-piccole di rilevanza territoriale.
La prima fase dei lavori riguarda l’edificio della stazione, il cui nucleo originario, risalente al 1860, è stato poi successivamente ampliato tra il 1945 e il 1965. L’intervento comporterà una significativa ridefinizione e ridistribuzione degli spazi interni, con il raddoppio dell’area destinata alla sala d’attesa, l’ampliamento dei servizi igienici e la ridefinizione degli spazi commerciali.
Il restyling restituirà identità e valore storico al fabbricato grazie al ripristino delle arcate originarie e alla rimozione delle aggiunte incoerenti e di scarso valore architettonico che sono state fatte nel tempo all’edificio originario.
Particolare attenzione sarà posta sugli interventi per il miglioramento dell’accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche, in particolar modo con la riqualificazione dei sottopassi di stazione (i lavori inizieranno nel primo trimestre del 2026); seguirà l’installazione di due ascensori lato mare e lato monte del sottopasso passante.
Le fasi successive del progetto interesseranno i fabbricati accessori e le aree esterne, con la riorganizzazione dei percorsi di accesso pedonali e veicolari, la creazione di nuove aree verdi attrezzate e il restauro conservativo delle pensiline in ferro. Previsto inoltre il recupero della ‘Fontana del capitello’, realizzata con uno dei capitelli scolpiti per la stazione Termini nel progetto originario del 1938 firmato da Angiolo Mazzoni.


