Il restauro conservativo, consolidamento e valorizzazione fra gli altri, delle Mura aureliane e Serviane, dell’insula ara Coeli e dell’acquedotto Claudio; la riqualificazione degli spazi pubblici dell’ex Mattatoio di Testaccio; il restauro dell’affresco ‘Città Dipinta’ alle Terme di Traiano per le quali sono previsti anche il restauro conservativo, consolidamento e valorizzazione; la tutela e restauro delle aree archeologiche di Gabii e Crustumerium; la valorizzazione con tecnologia digitale dei grandi siti archeologici.
Sono solo alcuni dei 335 interventi su 283 siti archeologici/culturali di Roma e del Lazio, per il progetto Caput Mundi, per il quale sono stanziati complessivamente 500 milioni (pari al 22% dei fondi totali Pnrr turismo). Un piano di azioni concrete che vuole “valorizzare, preservare, e promuovere per i cittadini e i turisti in arrivo da tutto il mondo sia le aree più conosciute che i siti ancora da scoprire ma altrettanto belli del territorio, in vista di appuntamenti importanti, a partire dal Giubileo del 2025” spiega il ministro del Turismo Massimo Garavaglia illustrando il progetto in Campidoglio a Roma assieme al commissario straordinario per il Giubileo e sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
E’ un operazione “davvero di grandissime proporzioni, parliamo di 500 milioni per Roma e il territorio; più di 335 interventi dedicati a migliorare il nostro patrimonio artistico, culturale, naturalistico – aggiunge il primo cittadino – a renderlo fruibile da tutti, dai turisti, dai pellegrini ma anche dai cittadini, nel centro come nelle periferie, con interventi fondamentali, dalle mura aureliane, al Testaccio ai Fori a tanti luoghi meravigliosi nei quartieri di Roma che sono spesso abbandonati e non fruibili”.
“Si va dalla preservazione dei siti archeologici a una visione di città e turismo sempre più 4.0” sottolinea Garavaglia. Tutti gli interventi “sono da realizzare “entro il 2026 – spiega Gualtieri – e l’obiettivo è avere nel 2024 lo stato di avanzamento medio dei lavori in tutti i siti almeno al 50%”.
Il progetto prevede sei linee di intervento:
il “Patrimonio Culturale di Roma per EU-Next Generation”, con la rigenerazione e il restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico architettonico della città di Roma (52 interventi);
Percorsi Giubilari 2025 – dalla Roma Pagana alla Roma Cristiana finalizzati alla valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico, restauro di luoghi e di edifici di interesse storico e percorsi archeologici (149 interventi);
#LaCittàCondivisa, patrimonio storico, archeologico e culturale per riqualificare sistematicamente il contesto urbano ed extraurbano (61 interventi);
#Mitingodiverde, che riguarda parchi, giardini storici, ville e fontane (55 interventi);
#Amanotesa, finalizzata ad incrementare l’offerta culturale nelle periferie per favorire l’integrazione sociale (4 interventi);
#Roma 4.0, che prevede la digitalizzazione dei servizi culturali e lo sviluppo di siti e app per turisti (14 interventi).
Tra i vari lavori, anche il completamento degli scavi archeologici, la conservazione e valorizzazione del Circo Massimo; il restauro delle statue di Ponte S, Angelo; il restauro delle superfici decorate interne della Sinagoga di Roma; il completamento del restauro delle superfici decorate e il nuovo ingresso per la Basilica sotterranea di Porta Maggiore; Fondo per la Digitalizzazione Turist Virtual Assistent: sistema di inter-operabilità di banche dati per servizi di mobilità, accoglienza e servizi al turismo.