lunedì, 23 Dicembre 2024

Villa d’Este sigla gemellaggio con Pechino, insieme verso il futuro

Un dialogo culturale che si realizza attraverso la bellezza di due opere architettoniche, patrimonio dell’Umanità per l’Unesco: Villa d’Este di Tivoli e il Palazzo d’Estate di Pechino si sono uniti in uno storico gemellaggio con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale per le generazioni future. L’accordo, simboleggiato come un tratto comune tra due civiltà millenarie, pone al centro anche la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile.

“Parlare di ponti tra culture è ormai un concetto consolidato – commenta Andrea Bruciati, direttore di Villa d’Este – Qui, invece, celebriamo un segno simbolico che lega la cultura occidentale, rappresentata in modo unico dall’Italia, a quella dell’Estremo Oriente, incarnata dalla tradizione monumentale della Cina”. E’ un legame che prende forma non solo attraverso le parole, ma anche attraverso gli ideogrammi cinesi, che racchiudono concetti e significati, rispecchiando la sacralità e la complessità del segno grafico.

Tivoli e Pechino non solo custodiscono i propri siti come eredità, ma vogliono diffonderli come patrimonio presente e futuro. E’ proprio questa la prospettiva del gemellaggio: due spazi ricchi di storia che intendono creare una piattaforma per il dialogo e il rinnovamento culturale. Villa d’Este, con le sue celebri fontane, e il Palazzo d’Estate, dominato dalla collina della ‘longevità’, rappresentano una fusione tra natura e architettura, dove ogni giorno si disegnano nuovi orizzonti culturali, risvegliando una percezione sensoriale unica. I percorsi artistici, i giardini storici e le architetture monumentali diventano così un’opportunità di apprendimento reciproco, stimolando una visione rigenerativa della cultura.

Tra i valori fondanti della collaborazione emergono il rispetto e il rinnovo della tradizione secondo le sensibilità contemporanee. Il gemellaggio con Pechino, inoltre, sottolinea la volontà comune di promuovere il turismo culturale, la sostenibilità ambientale e la cura del paesaggio, puntando a creare nuove connessioni tra persone e ambiente, grazie alla valorizzazione dell’ecosistema acquatico e all’educazione ambientale. Il progetto intende trasformare i due siti Unesco in musei viventi, dove il patrimonio archeologico e artistico dialoga con la contemporaneità, divenendo ispirazione per nuove generazioni.

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