Cresce il turismo spezzino, ma Lerici segna un calo

È in cresciti il turismo in territorio spezzino. Ad affermarlo i dati raccolti dalla Provincia della Spezia presso gli albergatori presenti sul territorio e i confronti con le altre province della regione, dove, rispetto allo scorso anno, si assiste ad una leggera crescita da parte del Genovesato, mentre il Ponente è addirittura in fase di stallo. Per il territorio provinciale c’è un aumento del 20% degli arrivi e una crescita del 15,62% delle presenze.

I numeri si riferiscono al periodo gennaio-aprile e non comprendono manifestazioni di richiamo, come ‘Parchi in Piazza’ e il Giro d’Italia.
Il comune capoluogo si conferma destinazione turistica con una solida crescita di un terzo dei turisti rispetto a dodici mesi prima. Bene anche Sarzana, Levanto e Porto Venere. Ancora superiori le performance dei comuni delle Cinque Terre, con Monterosso e Vernazza al top. Male Lerici, unico comune turistico in calo rispetto al 2014 con un -5% sia negli arrivi che nelle presenze.

“Il 2015 è  iniziato con un boom, dopo che l’anno scorso i flussi erano aumentati del 10%, così come nel 2013. Quest’anno – ha spiegato Damiano Pinelli, presidente del Stl – potremmo attestarci, come provincia, intorno ad un aumento del 20%. La crescita è generalizzata, ma ci sono delle eccezioni, come Lerici che ha avuto un calo nei primi 4 mesi, ma che speriamo si riprenda presto. In Liguria le cose stanno andando in maniera decisamente meno positiva, possiamo dire che la provincia della Spezia è un’anomalia, e la crescita non deriva dall’aumento dei crocieristi, perché stiamo parlando di chi soggiorna in alberghi e altre tipologie di strutture.

Guardando avanti possiamo già dire che maggio è stato un altro mese record, anche grazie al Giro d’Italia, e giugno sta andando bene. E buone notizie arrivano anche sul fronte delle prenotazioni per il resto dell’estate e per i mesi autunnali. Nel 2014 abbiamo avuto 1.885.000 presenze: quest’anno possiamo penare di traguardare l’obiettivo dei due milioni. Finalmente ci stiamo rendendo conto che questo territorio è turistico”.

Secondo Pinelli la perfomance negativa di Lerici dipende da un’offerta turistica ancora incentrata sul balneare e rivolta in modo particolare agli italiani e ai collegamenti non ottimali con il resto delle località.

“Credo che i confini del nostro distretto turistico – ha commentato Massimo Federici, presidente della Provincia – devono andare dalle Apuane alle Cinque Terre, inclusi il Golfo, la Val di Magra, la Val di Vara e la Lunigiana. Stiamo ampliando il sistema delle relazioni, l’interesse per centrare questo obiettivo c’è da parte di tutti e La Spezia è vista come possibile punto di riferimento, come base per escursioni e giornate alla scoperta del patrimonio artistico e culturale”.

“Tra gli stranieri – ha spiegato Riccardo Tinfena, funzionario del servizio Turismo della Provincia – spicca il dato dei cinesi, che sono aumentati sensibilmente rispetto ai primi quattro mesi del 2014. Ne sono arrivati 3.159 e hanno soggiornato per un totale di 4.000 notti. Crescono molto anche i francesi, primi tra le presenze estere, mentre perdono campo i tedeschi. Non accennano a diminuire, invece, gli americani, che comandano la classifica degli arrivi”.

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