Con il completamento degli approdi di Imperia (1350 posti barca) e di Ospedaletti (400), e in attesa che a Ventimiglia venga posata la prima pietra del porto degli Scoglietti (altri 350 posti), l’estremo ponente ligure si candida alla leadership del settore della nautica portualità turistica, settore che, anche in un periodo di recessione globale, riesce a fare cassa rivelandosi uno dei pochi investimenti sicuri. Un recentissimo sondaggio commissionato dall’Unioncamere dice che i diportisti italiani e stranieri promuovono a pieni voti gli approdi liguri, per contro si rileva che i proprietari di barche e yacht utilizzino le strutture portuali come ricoveri invernali e punti di partenza per fare rotta altrove, senza che il turismo locale registri benefici degni di nota: soprattutto nel ponente, dove il numero degli alberghi è via via diminuito e le presenze sono ormai ridotte al classico mordi e fuggi.