Anche per l’estate 2024, i 1.800 agriturismi lombardi offrono un’esperienza unica all’insegna del relax, della natura e dei sapori locali.
“Tra pianure, montagne e colline, il nostro territorio si distingue per la sua varietà e per l’ospitalità: un’occasione da non perdere per i tanti turisti che scelgono la nostra regione ma anche per i lombardi stessi che optano per la classica gita fuori porta”, ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi.
“La Lombardia – prosegue l’assessore – è una delle principali regioni italiane per numero di agriturismi, con strutture di qualità che non solo producono eccellenze alimentari, ma offrono anche servizi per tutte le esigenze. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2022 si sono registrati 231.870 arrivi di cui il 43,1% rappresentato da stranieri, per un totale di 760.826 presenze”.
Tra le 1.767 strutture agrituristiche lombarde, oltre 1.000 offrono alloggio con circa 15.000 posti letto disponibili. Inoltre, più di 1.100 agriturismi offrono servizi di ristorazione, con una capacità complessiva di 61.000 pasti giornalieri. La diversificazione delle attività è un punto di forza, con proposte che includono degustazioni, escursioni, attività sportive, osservazioni naturalistiche e corsi. 228 agriturismi fungono anche da fattorie didattiche, accogliendo scuole e gruppi educativi, mentre 28 sono le fattorie sociali. L’offerta enogastronomica, fatta di prodotti locali e a Km zero, punta anche sul grande paniere delle produzioni a denominazione lombarde, con 75 produzioni DOP e IGP tra vini, formaggi, salumi, olio, prodotti ittici e miele.
Questa la suddivisione degli agriturismi nelle province lombarde: Bergamo 194, Brescia 365, Como 177, Cremona 69, Lecco 72, Lodi 41, Mantova 222, Milano 154, Monza e Brianza 23, Pavia 218, Sondrio 134, Varese 97.
“L’agriturismo – conclude Beduschi – rappresenta la forma di diversificazione agricola più diffusa e capillarmente distribuita nelle nostre aree rurali. Tra le molteplici funzioni che queste attività esprimono, ci sono la tutela dell’ambiente e della biodiversità, e il rafforzamento del tessuto socioeconomico delle zone rurali. Visitare queste realtà significa quindi non solo passare giornate in mezzo alla natura, ma contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e dell’economia locale”.