martedì, 19 Novembre 2024

Brera apre nuovo shop e a giugno nuovo allestimento

Foulard in esclusiva da Trussardi, piatto in edizione limitata di Fornasetti e un profumo realizzato con la rosa Brera in vendita nel negozio che ha aperto nel cortile del complesso milanese, oltre a guide e cartoline. Più che un bookshop si tratta di “un manifesto ideologico: ovvero l’idea che anche i servizi definiscono l’identità di un museo” ha spiegato James Bradburne, direttore della Pinacoteca. E non solo dell’identità della Pinacoteca ma di tutte le anime di Brera dall’Accademia (in esposizione ci sono i lavori degli studenti), all’orto botanico, passando per la biblioteca Braidense e così via.

Stessa cosa vale per il caffé Fernanda che aprirà a giugno, quando (il 7) sarà completato anche il nuovo allestimento del museo. Dall’allestimento resteranno escluse le opere destinate a Palazzo Citterio che ospiterà Brera Modern: quindi non saranno visibili per un po’ quadri come l’Enfant gras di Modigliani o la Rissa in galleria di Boccioni e non si potrà vedere nemmeno l’Allegoria del lavoro di Carlo Carrà che il ministero dei Beni culturali ha da poco acquistato.
I lavori di restauro di Palazzo Citterio sarebbero dovuti terminare lo scorso febbraio, e la nuova data prevista per la consegna dell’edificio da parte della Soprintendenza è il 31 dicembre 2017.
“Stiamo ancora aspettando la consegna del palazzo. Quando avrò le chiavi in mano, potrò dire quando apriremo”, ha spiegato Bradburne.
Il Comune di Milano ha deciso di dedicare il palinsesto culturale del 2018 al Novecento (più precisamente al Novecento italiano). I tempi sembrano invece ben più lunghi per il ponte di cristallo che dovrebbe collegare Brera a Palazzo Citterio, secondo il direttore della Pinacoteca, “l’unica soluzione possibile per evitare che siano realtà diverse per i visitatori”, costretti a uscire per visitare entrambi. Prima servirà l’ok dell’Università, di cui è l’orto botanico, e poi della Soprintendenza. “Dobbiamo fare un passo dopo l’altro – ha concluso -. Non possiamo correre, soprattutto in questo Paese”.

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