I visitatori del Cenacolo saliranno a 500 mila entro il 2021: tutto questo grazie al nuovo impianto di climatizzazione e depurazione, che permette di immettere ogni giorno circa 10.000 metri cubi di nuova aria pulita all’interno del refettorio di Santa Maria delle Grazie, contro i circa 3.500 immessi fino a oggi.
Al momento possono accedere alla visione dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci gruppi di 30 persone ogni 15 minuti: da febbraio saranno 35, con un aumento del 16% e dal 2021 saliranno a 40, come ha spiegato Stefano L’Occaso, direttore del polo museale Lombardo, che ha scelto “una crescita ‘cum grano salis’ per testare empiricamente ciò che avviene. Finora abbiamo fatto delle simulazioni con il Cnr e l’Università Bicocca ed è andato tutto bene”.
Il problema, come tutti sanno, è che a causa della tecnica con cui è stato dipinto il capolavoro di Leonardo continua lentamente a degradarsi per via delle polveri sottili che ogni visitatore porta con sé. E questo è il motivo per cui finora poteva essere ammirato da non più di 1.300 visitatori al giorno. Ora, invece, grazie al nuovo impianto da 1 milione di euro, sostenuto economicamente da Eataly e dal ministero per i Beni e le Attività culturali, “siamo arrivati – dice la direttrice del Museo Chiara Rostagno – a zero particelle inquinanti di notte e a 4-5 di giorno. Se per esempio il Pm 10 all’esterno è 80, dentro è 6 e di notte zero. Quello che avviene qui in 8 settimane, fuori accade in 4 ore, non possiamo fermare il tempo, ma rallentarlo questo sì”.
“Quello che abbiamo fatto è niente, un piccolo gesto – dice Oscar Farinetti, patron di Eataly – che dimostra però che l’unione di impresa privata e pubblica amministrazione può accelerare quell’impegno per l’arte che ogni italiano dovrebbe profondere”.