Nuovo percorso di visita di Castello di Padernello

Photo credits @ Francesca Bocchia


Il Castello di Padernello, gioiello quattrocentesco immerso nella campagna della Bassa Bresciana, è un luogo dove ogni porta chiusa nasconde storie dimenticate e scale consumate dal tempo conducono a segreti custoditi per generazioni. Dal 2026, le visite guidate al maniero si arricchiranno di nuove rivelazioni e della possibilità di accedere ad ambienti restaurati che non hanno mai aperto le loro porte al pubblico.

L’esperienza ha inizio sul ponte levatoio originale, che si apre sul fossato per accogliere i visitatori come faceva con nobili e cavalieri. La visita guidata conduce attraverso gli ambienti che il restauro iniziato nel 2006 ha riportato alla luce: guardando in alto appaiono soffitti affrescati che rappresentano motivi decorativi della famiglia Martinengo, e poi le antiche cucine quattro-cinquecentesche dove si preparavano banchetti sontuosi, la sala da pranzo di gusto ottocentesco, le biblioteche. Un momento particolare del percorso è la visita alle sale del Ciclo di Padernello, dove si ammirano le riproduzioni delle opere di Giacomo Ceruti. I 15 dipinti del pittore tardo barocco, che ritraggono con inedita umanità mendicanti, portaroli, filatrici e orfane in dimensioni reali, sono tornati idealmente nel luogo dove erano raccolti nell’Ottocento: la sala da ballo del castello e alcune stanze adiacenti.

Dal 2026, per la prima volta i visitatori potranno accedere agli spazi che conducono alle prime stanze del mastio, la torre più alta e misteriosa del castello. La seconda stanza del mastio è stata allestita come una camera cinquecentesca, dove oggetti d’epoca ricreano un’atmosfera sospesa. Cosa custodisce esattamente? Quali segreti si nascondono tra quelle mura? Il nuovo percorso permette di accedere anche alle stanze un tempo destinate alla servitù, testimonianza della vita quotidiana del maniero, e gli spazi che oggi conservano la biblioteca del filosofo Italo Valent, un prezioso patrimonio culturale. E poi c’è lei, la Dama Bianca. Si dice sia lo spirito di Biancamaria Martinengo, morta a soli tredici anni mentre osservava il volo delle lucciole.

L’esperienza non si conclude all’uscita dal maniero. L’esplorazione prosegue nel borgo artigiano di Padernello e alla Cascina Bassa, recentemente ristrutturata per ospitare botteghe, spazi di alta formazione e di ricettività, dove è possibile anche degustare e acquistare i vini bresciani dell’enoteca. Chi desidera prolungare la visita può pranzare o cenare nei ristoranti del borgo e pernottare nelle diverse strutture ricettive.

Per scoprire tutti i dettagli della visita, è possibile visitare il sito ufficiale: www.castellodipadernello.it/visita-il-castello.

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