Da Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 il museo diffuso de “Le Vie dei Tesori” sbarca in Lombardia, in collaborazione con la Fidam, la Federazione italiana Amici dei musei. Dal 20 ottobre, infatti, il Festival, nato dodici anni fa a Palermo per celebrare i duecento anni dell’Ateneo, avvia il suo progetto-pilota a Milano, Mantova e in uno splendido comprensorio della Valtellina legato alle memorie di Ludovico Ariosto. Per due weekend, saranno aperti, narrati e messi in rete trenta luoghi di interesse monumentale, artistico, storico, naturalistico, molti dei quali aperti soltanto in questa occasione.
Tra le chicche che saranno aperte al pubblico a Mantova, le stanze blindate di Palazzo Te, con opere di artisti internazionali o palazzo Magnaguti con la scala in marmo che riproduce quella michelangiolesca nella biblioteca Laurenziana di Firenze, ma anche luoghi rimossi dalla memoria collettiva, come San Nicolò che durante i rastrellamenti nazisti diventò un campo di concentramento per i militari catturati al fronte, ma anche il museo dedicato alla Gazzetta di Mantova, quotidiano più antico con la sua prima copia del 1665 o la Villa Liberty che fu di Tazio Nuvolari.
A Milano, aprono il giardino di via Saffi, oasi romantica a pochi passi dal Cenacolo di Leonardo Da Vinci, con piante secolari e angoli suggestivi, il tempio civico di San Sebastiano insieme civile e religioso, la casa Mangini Bonomi, con migliaia di oggetti della vita quotidiana frutto di collezioni in giro per l’Europa, passando per la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, tempio rinascimentale dove pregavano i malati di peste, o la chiesa di San Raffaele Arcangelo, scrigno del IX secolo nascosto a fianco del Duomo, fino alla fondazione Piero Portaluppi o agli orologi e preziosi strumenti musicali di Palazzo Lurani Cernuschi.
Infine, in Valtellina si potrà andare per borghi e palazzi alla ricerca dei personaggi dell’Orlando Furioso, tra opere d’arte rinascimentali e moderne, ispirate al celebre poema dell’Ariosto.
Nell’edizione nazionale si è scelto di fare valere i coupon per tutto il comprensorio, in una logica di rete. Non si tratta di un biglietto, ma di un fundraising che serve a sostenere tutta la manifestazione, che non gode di finanziamenti pubblici stabili. Il coupon da 10 visite vale 18 euro, quello da 4 visite vale 10 euro, visita singola 3 euro, visita su prenotazione 4 euro. I coupon non sono individuali, ma possono essere utilizzati da più persone. Nell’edizione-pilota Milano, Mantova e Valtellina potranno essere acquisiti anche sui luoghi e non solo on line.