giovedì, 25 Luglio 2024

Cresce il turismo a Brescia, Mazzali: territorio che punta in alto

Seconda meta turistica lombarda lo scorso anno, la provincia di Brescia con i suoi laghi continua a crescere e per il 2024 punta ad avvicinarsi al ‘podio’, oggi detenuto da Milano. È quanto emerge dai dati illustrati alla Camera di Commercio di Brescia dall’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali.

“I primi dati dell’Osservatorio regionale per il Turismo e l’Attrattività indicano che nei primi quattro mesi del 2024 le presenze nella Provincia di Brescia sono aumentate dell’11,10 % rispetto al 2023 – fa presente l’assessore – L’analisi delle offerte disponibili nelle piattaforme online evidenzia, inoltre, che il 93% delle camere non risulta più disponibile per i mesi di agosto e settembre. Un andamento positivo che continua rispetto allo scorso anno”.

Nel 2023 la Provincia di Brescia con il suo laghi registrò 13,1 milioni di soggiorni, seconda solo a Milano (18,8 milioni di pernottamenti), con un incremento del 25,4% rispetto al 2019, ‘anno d’oro’ del turismo, pari a 2,6 milioni di turisti in più. “Importante, come emerge dai dati, è la forte attrattività del territorio, capace di attirare da sempre un turismo internazionale”, ha aggiunto l’assessore.

“Nella Provincia di Brescia l’identità lombarda trova mille sfaccettature – sottolinea Mazzali- Ne sono un esempio i vigneti della Franciacorta, il lago Garda, le montagne, i siti Unesco della Vallecamonica e l’unicità di Montisola sul Lago di Iseo. Il Bresciano ha una varietà territoriale eccezionale, capace di stimolare il turismo esperienziale che conta su territorio, natura, enogastronomia e artigianato, grandi attrattori locali che Regione Lombardia è impegnata a valorizzare”.

Al centro dell’incontro i dati riguardanti i flussi turistici, le previsioni per i prossimi mesi e il racconto delle strategie che vede protagoniste le azioni dell’Assessorato al Turismo. Tra queste il nuovo brand, il ‘Lombardia Style’, con cui, ha detto l’assessore, “puntiamo a coordinare l’immagine della Lombardia e a tradurre in valore le diversità dell’offerta turistica di ogni provincia lombarda, non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche produttivo”.

“Brescia e la sua provincia vantano un’importante vocazione turistica che deriva, in particolare, dalla rinomata tradizione del suo turismo lacustre, ma anche dalle millenarie attrattive storico-culturali che le sono valse il riconoscimento di tre siti UNESCO e del titolo di Capitale della Cultura per l’anno 2023, unitamente a Bergamo – commenta Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio Brescia – Le varie realtà che operano per la promozione turistica – Comuni e Associazioni di categoria ‘in primis’ – molto hanno fatto in questi ultimi anni per valorizzare queste risorse, ma è sempre più avvertita l’esigenza di un coordinamento generale, volto ad ottimizzare le diverse iniziative e a non disperdere le risorse finanziarie messe in campo. Per questo motivo, la Camera di Commercio ha dato vita a un progetto volto al coordinamento dei molteplici sotto-ambiti, ampliando lo spettro di attività oltre le azioni di marketing, da realizzarsi evolvendo il ruolo di Visit Brescia a DMO provinciale, quale fulcro della strategia turistica territoriale e acceleratore di sviluppo economico. Analogamente si avverte, a livello sovra-provinciale, l’esigenza del sostegno e del coordinamento da parte di Regione Lombardia per meglio capitalizzare gli sforzi di tutti i soggetti che, a vario titolo, operano per la promozione turistica nell’ottica dello sviluppo economico complessivo dei nostri territori”

Sulla stessa linea si è espresso Graziano Pennacchio, AD di Visit Brescia, la Destination Management Organization che promuove il turismo di Brescia e dell’intera provincia, commentando il capitolo bresciano. “Siamo fieri di poter affermare che tutte le strategie di promozione turistica messe in atto negli ultimi sei anni sono state il frutto della condivisione delle idee di Visit Brescia con gli attori e gli operatori del turismo bresciano – ha detto Pennacchio-. Ascolto e dialogo sono stati strumenti assai utili per comprendere le esigenze e capire come meglio indirizzare le risorse a disposizione, massimizzando quindi i risultati in termini di qualità del lavoro e di incoming turistico. Questo è accaduto sia per quanto riguarda l’ideazione e la sottoscrizione di progetti ed investimenti sui mercati europei, che su quelli extra europei, come quello statunitense o degli Emirati Arabi Uniti. La conferma di come i tavoli di lavoro condivisi siano uno strumento efficace, l’abbiamo riscontrata anche nello storico risultato dell’estate 2020 quando la provincia bresciana è risultata la prima meta turistica della Lombardia, e tra le prime in Italia”.

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