A breve il Mibac si pronuncerà sulla collocazione dei Bronzi di Pergola, il gruppo scultoreo di età romana conteso da 24 anni fra il Comune di Ancona e il Museo archeologico nazionale da una parte, e dall'altra la Provincia di Pesaro Urbino e il Comune di Pergola. A renderlo noto Roberto Cecchi, sottosegretario ai Beni culturali, a margine di una visita a Urbino e dicendosi contrario al pendolarismo dei bronzi fra le 2 città.
Intanto, Davide Rossi, vicepresidente della Provincia pesarese e Francesco Baldelli, sindaco di Pergola non mollano. “Siamo convinti – dicono – che il Comitato ministeriale non potrà ignorare il legame che ormai esiste tra la comunità provinciale e pergolese e i bronzi, e il fatto che non subiremo il vulnus di vederci espropriati dei nostri beni. Del resto, questo territorio è fortemente identificato con il gruppo bronzeo ed ha sviluppato la propria politica di rilancio economico e turistico attorno ai bronzi”.
Lo scorso mese di novembre il Consiglio di Stato aveva annullato la decisione del 2008 che riteneva non valida, per la mancanza della firma del ministero dei Beni culturali, la convenzione del 27 luglio 2001 sul pendolarismo dei bronzi, stabilendo che le statue dovessero restare nel Museo di Pergola. Secondo la sentenza gli enti locali interessati dovevano trovare un accordo entro 4 mesi, ‘collaborando lealmente’, e avendo come priorità l'esigenza di ‘conservare l'integrità del bene’. Finora non c’è stato alcun accordo.