lunedì, 23 Dicembre 2024

Presentata la XXXIX edizione del Rossini Opera Festival 2018

È stata presentata a Roma la XXXIX edizione del Rossini Opera Festival, che si terrà a Pesaro dal 11 al 23 agosto. Sono stati annunciati anche i titoli del 2019: due nuove produzioni, Semiramide e L’equivoco stravagante, e la ripresa di Demetrio e Polibio.

Per il 2018, anno dedicato alle solenni Celebrazioni del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini, il Rossini Opera Festival ha deciso di presentare un programma di particolare impegno produttivo, mai così ricco di novità. Le 3 opere in cartellone, dall’11 al 23 di agosto, sono tutte nuove produzioni (Ricciardo e Zoraide, Adina e Il barbiere di Siviglia); ad esse si aggiungono la Petite messe solennelle, Il viaggio a Reims dei giovani dell’Accademia Rossiniana Alberto Zedda e numerosi altri concerti, recital e conferenze.

A completare il cartellone Il viaggio a Reims dei giovani dell’Accademia Rossiniana (direttore Hugo Carrio, regia Emilio Sagi); i concerti di Lisette Oropesa, Eleonora Buratto, Michele Pertusi e Carlo Lepore; la serata dedicata alle Grandi scene rossiniane, con Nicola Alaimo introdotto da Remo Girone, diretta da Michele Spotti; il Cabaret Rossini ideato e diretto da Filippo Crivelli, con Massimo Ranieri, Antonio Ballista al pianoforte e le voci di Anna Bonitatibus, Sofia Mchedlishvili, Ruzil Gatin e Daniele Antonangeli. Conclude la Petite messe solennelle diretta da Giacomo Sagripanti, alla testa dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e del Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini, con Carmela Remigio, Daniela Barcellona, Celso Albelo e Nicolas Courjal.

Alla conferenza stampa ha fatto gli onori di casa Giovanni Bastianelli, direttore esecutivo di Enit.
“Il Rossini Opera Festival – ha detto – costituisce un’occasione privilegiata di attrazione di flussi turistici provenienti sia dall’Italia che dall’estero. Come emerge dall’indagine sugli spettatori del Festival dello scorso anno, Francia, Germania, Regno Unito, Benelux e Svizzera risultano fra i paesi stranieri più presenti al ROF. In questo senso l’evento risulta essere un volano indispensabile per l’attività turistica sia delle città marchigiane – Pesaro, Urbino, Fano – direttamente interessate sia dell’intera regione Marche e zone limitrofe”.
“ENIT – ha aggiunto Bastianelli – considera dunque il Festival da una parte uno degli eventi culturali chiave del 2018, dichiarato per legge ‘anno rossiniano’, sia un’occasione per dilatare domanda e offerta turistica del territorio, grazie all’impatto positivo della kermesse sull’indotto. Viene così a crearsi una serie di sinergie volte a promuovere i cosiddetti ‘consumi paralleli’, dai pernottamenti ai ristoranti allo shopping alle visite delle località balneari o interne della regione, lungo un arco temporale trasversale ai classici periodi di vacanza”.

“Sono trentanove anni che la Fondazione Rossini e il Rossini Opera Festival lavorano fianco a fianco. A Pesaro, per opera di studiosi che non saranno mai sufficientemente ringraziati, abbiamo avuto l’ardire di pensare che un solo secolo fosse un tempo troppo stretto; che oltre l’800, di cui Rossini accompagnò lo scorrere per un lungo tratto, anche il ’900 e poi il nuovo millennio dovessero essere illuminati dalla sua grandezza; che ciò cherischiava di essere dimenticato, ed effettivamente lo fu, andava riscoperto; che ciò che rischiava di essere banalizzato e corrotto andasse riportato alla purezza di architetture immortali. Ecco dunque che nel mezzo di scoppiettanti e plurime iniziative che arricchiscono l’anno in cui il mondo celebra il 150° dalla morte, la Fondazione Rossini e il Rossini Opera Festival stanno lì, al centro, come due pilastri a reggere assieme la scena, come solidi tralicci su cui salgono gli acrobati per poi lanciarsi in meravigliose evoluzioni”.

“Il 2018 è l’anno rossiniano per eccellenza, perché segna i 150 anni dalla morte del compositore. L’anniversario è così diventato momento strategico per la promozione del ‘sistema cultura Italia’ nel mondo, promosso dal Mibact e sostenuto dal Miur e dal Miae. Il piano eventi è articolato e vede in campo – accanto al Comune – il Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei Centenari Rossiniani, il Comitato Promotore delle Celebrazioni Rossiniane, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e Amat (Associazione Marchigiana Attività Teatrali). Nel fitto calendario di eventi, spicca una serie di concerti tenuti presso le ambasciate e gli Istituti italiani di cultura di tutto il mondo dai cantanti ex-allievi dell’Accademia Rossiniana. Le celebrazioni per il 150° lasceranno un segno tangibile nella geografia urbana di Pesaro: un nuovo museo dedicato a Rossini e alla Musica a Palazzo Montani Antaldi, nel cuore del centro, da inaugurare entro il 2019. Sempre nello stesso anno sarà inaugurato il nuovo PalaScavolini, auditorium da duemila posti frutto del restauro del PalaFestival ove il ROF ha messo in scena le sue opere sino al 2005”, ha concluso il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.

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