4 eventi in Val di Fiastra all’insegna del Nonturismo


Arriva in libreria ‘Val di Fiastra. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti’, la 6^ guida della collana Nonturismo (Ediciclo editore) dedicata a chi viaggia preferendo, all’esperienza da cartolina, l’incontro autentico con lo spirito del luogo.

La guida della Val di Fiastra nasce dal lavoro corale di una redazione di comunità, che nell’estate 2024 ha percorso le sette tappe dell’Anello della Val di Fiastra, un percorso tra le colline marchigiane che inizia all’Abbadia di Fiastra e attraversa i borghi di Loro Piceno, Sant’Angelo in Pontano, San Ginesio, Ripe San Ginesio, Colmurano e Urbisaglia.

Sarà presentata venerdì 20 giugno alle ore 18.30, all’interno del progetto ‘Qui Val di Fiastra’ ed in concomitanza con la giornata di Anteprima del Festival ‘Borgofuturo 2025’, presso Piazza Vittorio Emanuele II a Ripe San Ginesio. I soggetti coinvolti nella presentazione sono: Tommaso Sorichetti dell’organizzazione culturale Sineglossa, Lucia Barchetta progettista del Cammino “Anello della Val di Fiastra”, Inabita Laboratorio Territoriale coordinatori delprogetto “Qui Val di Fiastra”, Ruben Marucci guida esperta dell’Anello della Val di Fiastra e l’illustratrice Claudia Palmarucci.

Da domenica 29 giugno a venerdì 4 luglio sarà possibile partecipare a tre passeggiate nonturistiche intorno ai borghi di Colmurano, Sant’Angelo in Pontano e Loro Piceno, per conoscere alcune tappe della Guida attraverso le letture della redazione di comunità.

La Guida della Val di Fiastra è stata realizzata da SCG Srl, ed è annoverata all’interno della collana “Nonturismo” ideata da Sineglossa, organizzazione culturale che ha già curato i volumi dedicati a Ussita, Monti Sibillini, Bologna, Ancona, Arcevia. Hanno collaborato alla sua realizzazione l’associazione Borgofuturo e la nascente associazione Anello della Val di Fiastra. L’opera si configura all’interno dell’intervento di rigenerazione culturale e sociale denominato “Qui Val di Fiastra”, finanziato da Next Generation EU PNRR M1C3 “Attrattività dei Borghi Storici”, coordinato da Inabita e attuato dai Comuni di Ripe San Ginesio, Colmurano e Loro Piceno.

Come ogni guida della collana Nonturismo, anche questa della Val di Fiastra si sviluppa attorno a un tema ‘identitario’, un genius loci che, secondo chi ci vive, caratterizza il territorio in modo unico. Questo tema, che nella metodologia del progetto Nonturismo viene chiamato ‘spirito del luogo’, per la Val di Fiastra è l’essere nomade. È stata infatti nomade la redazione di comunità, con 12 persone che, a differenza dei laboratori organizzati nelle precedenti guide, hanno camminato scrivendo e scritto camminando, percorrendo in una settimana intensiva tutto l’Anello, così come seguono lo spirito del nomadismo i tre itinerari contenuti nella guida, che consentono al lettore di visitare la valle facendo la stessa esperienza della redazione nomade che li ha creati.

“Abbiamo scelto di camminare per risvegliare geni assopiti con l’incalzare ritmico del passo, e poi di fermarci a immaginare il futuro di questi luoghi. Andare piano permette di coglierne il senso e di attraversarli con occhi da nonturista, perché rallentando si partecipa alla quotidianità della valle e di chi la abita.” (tratto dall’introduzione all’itinerario nonturistico della guida, scritta dalla ‘redazione di comunità’ a seguito di un laboratorio di scrittura collettiva).

I tre itinerari della guida della Val di Fiastra sono stati pensati come tre diversi strumenti per l’esplorazione della valle: il primo itinerario, Soste, esplora i punti in cui fermarsi per osservare e ascoltare la valle, dal piazzale Trento di Sant’Angelo in Pontano all’anfiteatro di Urbisaglia passando per il torrente Entogge; il secondo itinerario, Trame, legge il territorio attraverso temi trasversali a tutta la valle (le emozioni, le relazioni, i contrasti, i nascosti e l’acqua); Bussole, infine, contiene quattordici simboli (le gru, le strade bianche, le querce, le “impettate”) che trascendono il preciso posizionamento geografico ed evocano un senso di appartenenza.

“Questa Guida è uno strumento prezioso per riscoprire l’anima più autentica della nostra vallata. Non si tratta solo di attrarre visitatori, ma di costruire un turismo sostenibile e partecipativo, capace di valorizzare le comunità locali e i saperi condivisi. Il nostro è un territorio fatto di paesaggi intatti, borghi silenziosi e memoria contadina, ed è proprio nell’esperienza quotidiana, nell’immersione nel vivere lento dell’entroterra maceratese, che si nasconde il suo valore più profondo. Questa guida nasce da un’intuizione bellissima: raccontare il territorio non solo per quello che mostra, ma anche e soprattutto per quello che fa sentire. È un invito a viverlo davvero, a partecipare, a diventare parte di una comunità che resiste, che accoglie e che tramanda le proprie tradizioni con orgoglio”, ha detto Robertino Paoloni, sindaco di Loro Piceno.

A ciascun percorso della guida si affianca una narrazione visiva ad opera dell’illustratrice Claudia Palmarucci, che ha partecipato agli ultimi tre giorni del cammino e con il suo stile pittorico ha dato vita a personaggi, contrade, elementi naturali e archeologici che animano le tappe della guida.

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