I viaggiatori stranieri nelle Marche, nel lasso di tempo compreso tra gennaio e agosto 2016, sono stati 945 mila, quasi il doppio dell’anno precedente (546 mila), si tratta del miglior risultato degli ultimi 5 anni. E’ quanto emerso da un’analisi della Col diretti effeuttuata su dati della Banca d’Italia. Nel solo mese di agosto i turisti sono stati 236 mila, rispetto ai 123 mila del 2015. Il primato a livello territoriale va ad Ancona, con 604mila presenze, seguita da Pesaro Urbino con 149mila. Macerata (86mila) supera di poco Ascoli Piceno (78mila) mentre Fermo chiude con 27mila. In crescita, seppur con percentuali minori, anche la spesa, che nel periodo gennaio-agosto è salita a 278 milioni di euro, contro i 222 milioni dello stesso periodo del 2015 (+25%), pure in questo caso il miglior risultato del quinquennio; 68 i milioni di euro spesi solo ad agosto (+34%).
Se il trend dovesse proseguire, il 2016 potrebbe diventare un anno da record ma il primato è messo a serio rischio dall’effetto terremoto. Le scosse hanno determinato una vera e propria fuga di turisti, disdette delle prenotazioni, presenze praticamente azzerate e previsioni disastrose, in vista delle festività natalizie, come ha rilevato Coldiretti. Nel versante marchigiano colpito dal sisma sono attivi circa 180 agriturismo. La maggior parte, 120, si trova in provincia di Macerata, mentre una trentina di strutture a testa sono nelle province di Ascoli Piceno e Fermo. Proprio gli agriturismo rappresentano il fulcro dell’attività ricettiva in queste zone, assieme a BeB e alberghi. Ma la paura di nuove scosse di terremoto minaccia di avere ripercussioni negativa anche in zone prive di rischi.