Inizia una nuova era per Adr Aeroporti di Roma. Dal nuovo contratto di programma al 1 miliardo e 25 milioni di investimenti entro il 2016, passando per la fusione della holding Gemina con Atlantia all'orizzonte. Nel corso di un'assemblea degli azionisti, che il presidente di Adr e di Gemina, Fabrizio Palenzona, ha definito "storica", è stato approvato il bilancio 2012, chiuso con utile del gruppo in crescita a 262,9 milioni (erano 41,5 nel 2011) nonostante il traffico in calo del 2,2%, e confermato ai vertici il presidente Palenzona, l'ad Lorenzo Lo Presti e il vicepresidente esecutivo Carlo Bertazzo. Il nuovo consiglio di amministrazione ha visto l'ingresso di Pier Luigi Celli e Pierluigi Toti. Sarà in carica fino al 2015.
Nei prossimi quattro anni accelereranno gli investimenti, fino a 1.250 milioni (dai 300 milioni dello scorso quadriennio) e raggiungeranno circa 12 miliardi al 2044. In questo contesto le nuove tariffe di circa 25 euro a passeggero, "ancora inferiori alla media europea", favoriranno "un progetto di sviluppo senza eguali nel panorama europeo" ha dichiarato l'ad Lo Presti. L'obiettivo è arrivare al 2022 con 55 milioni di passeggeri e al 2044 con 100 milioni, dai 41,6 milioni del 2012.
Finora i sacrifici sono stati importanti, i dipendenti di Adr sono diminuiti di oltre un terzo nell'ultimo anno (da 2.080 a 1.376) e gli azionisti non hanno percepito dividendi dal 2007, "un'anomalia" a cui il presidente Palenzona si è augurato di mettere fine "presto".