Nuovo weekend di caos nei cieli di Bruxelles per lo sciopero indetto della personale belga Ryanair contro la compagnia irlandese. Ma l’azienda, per ora, sembra voler tirare dritto. Anzi, come riportato da diversi media locali, nei giorni scorsi, in una lettera ai sindacati, avrebbe minacciato di lasciare i due scali belgi, ovvero quello di Zavantem e quello di Charleroi. In quest’ultimo weekend di luglio, a causa dello sciopero sono stati cancellati oltre 80 voli.
E l’intesa sul nodo dei salari tra il personale belga e Ryanair non sembra vicina. Anzi, il 13 luglio scorso, Hugues Darrel, direttore delle risorse umane dell’azienda, ha inviato una lettera ai rappresentanti sindacali evocando l’addio della compagnia al Belgio. Questo riguarderebbe già la futura organizzazione degli aerei per l’inverno e soprattutto per la prossima estate con siti, secondo la compagnia, più attraenti in termini di investimenti. L’addio lascerebbe a casa i 600 dipendenti belgi direttamente impiegati dalla compagnia. “Anche se, per i sindacati si tratta di un bluff. “Ryanair ha creato qui un mercato estremamente redditizio e un’enorme domanda all’aeroporto di Charleroi in particolare, che è uno degli aeroporti più redditizi per la compagnia e il network Ryanair. Non vedo quindi Ryanair abbandonare questo mercato a favore di uno o più concorrenti. Perché ci sono concorrenti che aspettano di rilevare ciò che può essere rilevato”, ha spiegato Didier Lebbe, del sindacato Cne.