Si moltiplicano le manifestazioni di interesse nei confronti dell'aeroporto 'Catullo' di Verona: dopo il via libera alla trattativa in esclusiva per 30 giorni con Save, la società di gestione degli scali di Venezia e Treviso, ora è l'argentina Corporacion America a puntare decisa all'ingresso nel capitale della società aeroportuale scaligera e a criticare le modalità che hanno portato alla preferenza accordata al gruppo di cui è presidente Enrico Marchi.
La multinazionale chiede infatti che ci sia una gara pubblica per 'conquistare' le quote del polo Verona-Brescia Montichiari, esprimendo "grande sorpresa" per la decisione da parte di un ente pubblico "di non dare corso a una procedura con evidenza pubblica per la ricerca di un socio industriale ma di procedere a una trattativa privata". Corporacion America ricorda peraltro di aver presentato il 26 agosto una manifestazione di interesse sul Catullo.
In Italia Corporacion America gestisce, quale azionista privato di Airgest, l'aeroporto Vincenzo Florio di Trapani (1,6 milioni di passeggeri nel 2012), ed in corsa per l'acquisto di Ali Trasporti Aerei-ATA, società che gestisce le infrastrutture aeroportuali per l'aviazione generale a Milano-Linate Ovest.
A spingere gli amministratori del Catullo a dare credito alla proposta presentata da Save il primo agosto scorso (che prevede prima l'ingresso con un concambio azionario e poi sino al 35% delle quote del Catullo con un aumento di capitale per 25 milioni di euro) è l'idea di realizzare un forte polo aeroportuale del Nordest.