lunedì, 23 Dicembre 2024

Ecco il Piano Aeroporti: 11 scali strategici e 26 di interesse nazionale

Undici aeroporti strategici (tra cui Fiumicino, Malpensa e Venezia) e ulteriori 26 scali di interesse nazionale. E' quanto prevede il Piano nazionale degli aeroporti, in base all'informativa presentata oggi in consiglio dei ministri dal titolare dei Trasporti Maurizio Lupi. Per individuare gli scali strategici, il territorio nazionale è stato ripartito in 10 bacini di traffico e per ciascuno è stato identificato un aeroporto strategico, con distanza massima di 2 ore di percorso in auto dallo scalo strategico, con l'eccezione del Centro-Nord, dove ce ne sono due, Bologna e Pisa-Firenze.
I bacini sono Nord-Ovest, Nord-Est, Centro-Nord, Centro Italia, Campania, Mediterraneo/Adriatico, Calabria, Sicilia orientale, Sicilia occidentale e Sardegna. I relativi scali strategici sono undici, ovvero Milano Malpensa, Venezia, Bologna e Pisa-Firenze, Roma Fiumicino, Napoli, Bari, Lamezia, Catania, Palermo e Cagliari.
Saranno invece aeroporti di interesse nazionale gli scali di Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo (Nord-Ovest); Verona, Treviso, Trieste (Nord-Est); Rimini, Parma, Ancona (Centro-Nord); Roma Ciampino, Perugia, Pescara (Centro); Salerno (Campania); Brindisi, Taranto (Mediterraneo/Adriatico), Reggio Calabria, Crotone (Calabria); Comiso (Sicilia orientale); Trapani, Pantelleria, Lampedusa (Sicilia Occidentale); Olbia, Alghero (Sardegna).
Tutti gli altri aeroporti presenti in ciascun bacino, spiega il Piano, possono essere considerati di interesse nazionale, purché si realizzino due condizioni: "che l'aeroporto sia in grado di esercitare un ruolo ben definito all'interno del bacino, con una sostanziale specializzazione dello scalo" e "che l'aeroporto sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario, anche a tendere, purché in un arco temporale ragionevole". Entrambe le condizioni andranno verificate sulla base del Piano industriale (la seconda anche sulla base del Piano economico-finanziario) e la verifica periodica sarà effettuata dal ministero in collaborazione con l'Enac.    

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