La situazione infrastrutturale degli aeroporti italiani "è all'avanguardia" a livello europeo anche se molti scali registrano "una serie di carenze per le infrastrutture di contorno". A delineare il quadro è Alessio Quaranta, direttore generale dell'Enac, a Perugia in occasione della riunione che si tiene periodicamente tra tutti i direttori degli scali italiani.
"Dall'accessibilità viaria – ha detto Quaranta – fino all'intermodalità. La partita in vista del raddoppio del traffico nei prossimi 20 anni si gioca lì. Oggi tutti i maggiori scali d'Europa sono toccati dall'alta velocità ferroviaria mentre in Italia non ne abbiamo uno. E tutti gli aeroporti medio-grandi hanno un collegamento ferroviario. In Italia in questo siamo un pochino carenti ed è probabilmente lì che bisogna puntare per cogliere questa opportunità che il traffico ci darà nei prossimi 20 anni: accessibilità viaria e ferroviaria in particolare".
Riguardo alla situazione attuale degli aeroporti italiani, Quaranta ha spiegato che "il grosso è stato fatto". "Negli anni scorsi – ha aggiunto – in tutto il sud sono stati rinnovati quasi tutti gli aeroporti, Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Napoli. Forse un po' arretrati siamo ancora in Calabria e paradossalmente a Roma dove Fiumicino necessita di una serie di interventi infrastrutturali. Al nord nei dieci anni precedenti abbiamo assistito invece – ha concluso Quaranta – a un grande sviluppo e recupero infrastrutturale, a Genova, Torino, Venezia, Verona, Brescia e Malpensa".