martedì, 5 Novembre 2024

Nozze vicine per Sea e Sacbo?

L’ipotesi delle nozze tra Sea e Sacbo, gestori degli scali di Milano (Linate e Malpensa) e di Bergamo (Orio al Serio) non è più così remota. Anzi. Per i cda delle due società la possibile integrazione è infatti una “prospettiva valida”, nonostante i dubbi dei bergamaschi, da tempo in trattative con Save (Aeroporti di Venezia), per gestire in comune lo scalo di Brescia Montichiari. Bergamo teme infatti di essere fagocitata da Milano, che nel 2014 ha realizzato 685,1 milioni di ricavi, 6 volte i 101,25 milioni di Orio, un utile 10 volte superiore (54,9 contro 5,32 milioni) ed il triplo dei passeggeri (27,7 contro 8,77 milioni).

La ricerca commissionata al rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari ha però convinto anche i più scettici ed i cda hanno invitato i rispettivi presidenti a “valutare con gli azionisti, avvalendosi del supporto del professor Paleari, le possibili soluzioni per rendere operativo il processo d’integrazione”. Di più non è dato sapere, dato il silenzio stampa imposto a Paleari.    Recentemente si erano pronunciati a favore due soci di rilievo di Sacbo: il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, espressione del 13,7% in mano al Comune, e Pietro Modiano, presidente di Sea, che la controlla al 30%.

A opporsi c’è però Ryanair. “Per noi – ha spiegato di recente il numero uno Michael O’ Leary – è meglio avere aeroporti in concorrenza tra di loro”, dato che “i monopoli non fanno bene ai consumatori e al mercato e aumentano i costi”.    

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