venerdì, 22 Novembre 2024

Ok a piano nazionale aeroporti: 31 big e nessun nuovo scalo

Varato l’Atto di indirizzo, ora sarà inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni

Via libera, finalmente, all'Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale emanato dal ministro dei Trasporti Corrado Passera. Il provvedimento, che pone le basi per un riordino organico del settore, sarà ora inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa.
Il piano spazza via qualsiasi dubbio: individua 31 aeroporti di interesse nazionale (tra cui Malpensa, Fiumicino e Venezia) che saranno oggetto di interventi infrastrutturali mentre non prevede la realizzazione di nuovi scali: quindi non verranno realizzati né Grazzanise né Viterbo.  
Inoltre, gli scali non di interesse nazionale dovranno essere trasferiti alle Regioni competenti, che ne valuteranno la diversa destinazione d'uso e/o la possibilità di chiusura.
In base all'atto di indirizzo, gli aeroporti di interesse nazionale "costituiranno l'ossatura strategica su cui fondare lo sviluppo del settore nei prossimi anni". Per questi scali è previsto sia il mantenimento della concessione nazionale, sia la soluzione delle criticità relative al rilascio della concessione in gestione totale, ove essa sia mancante. Gli aeroporti di interesse nazionale potranno inoltre essere interessati da un programma di infrastrutturazione che ne potenzi la capacità, l'accessibilità, l'intermodalità, a partire da Roma Fiumicino (realizzazione di una nuova pista, potenziamento delle aree di imbarco e dei Terminal), Malpensa e Venezia (miglioramento dell'accessibilità delle strutture e della interconnessione con l'alta velocità). Il potenziamento di diversi altri scali è previsto nel medio-lungo periodo. 
Inoltre, l'Atto di indirizzo contiene anche un'importante indicazione: in molti scali italiani è opportuno procedere alla "progressiva dismissione di quote societarie da parte degli enti pubblici e favorire l'ingresso di capitali privati". Il Piano prevede inoltre che "dovranno essere messi a punto piani di riequilibrio per raggiungere entro breve termine adeguati livelli di patrimonializzazione (condizione necessaria per il rilascio della concessione totale)". Sarà infine data "grande attenzione alla verifica degli investimenti previsti dalle concessioni".
Soddisfazione è stata espressa dal ministro Passera: "Con questo Atto di indirizzo colmiamo una grave lacuna del nostro Paese che durava da 26 anni. Si tratta di uno strumento importante per avviare il riordino di un settore per noi strategico, favorendone lo sviluppo e il recupero di efficienza. La collaborazione con le Regioni – ha aggiunto – sarà fondamentale".
Secondo il vice ministro dei Trasporti Mario Ciaccia, "questo piano, che è frutto di un lungo processo normativo, può essere un'opportunità importante per riformare e dare organicità al settore aeroportuale".

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