Non si arresta la crescita del settore delle case vacanza. La pandemia di Covid-19 ha, da un lato, spinto i viaggiatori che non volevano rinunciare ad evadere dalla quotidianità in sicurezza ad orientarsi su abitazioni private, e incrementato il fenomeno del lavoro da remoto. Su questo effetto “bolla” si è innescato un trend di riscoperta dei territori e del turismo lento che continuerà ad essere di tendenza anche questa estate, pur con un allentamento generale delle restrizioni che hanno caratterizzato il settore del turismo negli ultimi due anni.
Il trend è evidente e consolidato, e i principali provider di case vacanza stanno lavorando per espandere ulteriormente il proprio portfolio e soddisfare una domanda in costante crescita: nei primi quattro mesi del 2022 il portfolio di Belvilla by OYO è cresciuto accogliendo un numero di nuove case e ville pari all’80% del numero totale degli immobili acquisiti nel 2021.
Se la scelta di campo da parte degli utenti finali sembra chiara e destinata a consolidarsi nel tempo, quale impatto ha avuto questo trend sul fronte della proprietà delle case vacanza? Lo hanno indagato Belvilla by OYO, DanCenter e Traum-Ferienwohnungen che fanno parte di OYO, uno dei principali gruppi alberghieri al mondo che offre agli homeowners servizi ad alto valore aggiunto grazie ad un forte asset tecnologico e un know how mutuato dal settore alberghiero.
La ricerca, effettuata su un campione di 60.245 homeowners (circa 5.500 in Italia), permette di comprendere meglio i comportamenti dei proprietari di case vacanza in Italia e nel resto d’Europa.
“La pandemia ha senza dubbio dato nuova energia al mercato immobiliare delle seconde case destinate agli affitti brevi: in Italia dal 2021 ad oggi il nostro portfolio di case vacanza è cresciuto di ben 660 unità – commenta Serena Uberti, General Manager Southern Europe di Belvilla by OYO – Acquistare casa e affittarla, oppure ristrutturare una proprietà di famiglia per renderla adatta ad ospitare turisti, è una scelta di grande vantaggio economico in un momento di incertezza. Spesso in Italia le seconde case si trovano in aree lontane dalle rotte del turismo di massa, alcune in piccoli borghi che vanno lentamente spopolandosi: in queste aree investire in un immobile trasformandolo in una casa vacanza può diventare un volano non solo per l’economia famigliare ma anche per tutto il territorio. Affidarsi ad un player professionista del settore in grado di supportare a 360° il proprietario è una ulteriore garanzia di ritorno sull’investimento”.