martedì, 19 Novembre 2024

Fiavet vuole chiarezza su viaggi in Israele e correttezza vettori aerei

Fiavet chiede chiarezza sulla possibilità di fare viaggi in Israele. “Più volte – ha sottolineato il presidente Fortunato – abbiamo chiesto al premier Matteo Renzi e ai ministri competenti del Turismo Franceschini e degli Esteri Mogherini di intervenire per chiarire la situazione in Israele e la operabilità o meno dei viaggi. Ad oggi – prosegue – pur non essendoci uno sconsiglio univoco per

Israele, i comunicati della Farnesina inducono a ritenere, a livello interpretativo, che viga uno sconsiglio parziale, per alcune zone di Israele. Questa situazione – continua – non ci permette di tutelare nel giusto modo i nostri clienti, permanendo margini di dubbiosità che ingenerano tensioni nel mercato e con la clientela. La situazione è ulteriormente aggravata dal comportamento assolutamente incomprensibile delle compagnie aeree che resistono in un atteggiamento rigido ed inspiegabilmente inopportuno di fronte ad una situazione che invece necessita della massima obiettività ed equilibrio da parte di tutti gli attori in gioco. E’ nostra opinione, infatti, che la situazione di insicurezza attualmente in essere in Israele per i noti eventi bellici faccia si che gli

annullamenti che stanno avvenendo in questi giorni dei pacchetti turistici possano dar luogo ad annullamenti per causa di forza maggiore, con conseguente risoluzione del contratto di organizzazione di viaggio. Le compagnie aeree – spiega – al contrario negano la rilevanza della situazione, così negando ogni effetto derivato sul collegato contratto di trasporto aereo e applicando penali come nella ipotesi ben diversa di volontario no-show dei passeggeri. Il ‘caso di Israele’ – conclude Giovannoni – conferma l’assoluta necessità di rilanciare la proposta dell’ampliamento dell’operatività del Fondo di Garanzia previsto dall’art. 51 del Codice del Turismo, che Fiavet propone da tempo, e che tramite i gruppi parlamentari ha riproposto anche nell’iter di conversione in corso del Decreto Legge 83/2014”.

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