“25 milioni di euro per le agenzie di viaggio e i tour operator”: è il valore del decreto firmato dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che stanzia le prime risorse per il parziale ristoro di queste realtà e prevede criteri semplici e immediati che saranno utilizzati anche per distribuire gli oltre 200 milioni di euro previsti dal decreto agosto per il sostegno diretto di questi operatori.
Per presentare domanda le agenzie di viaggio e i tour operator dovranno possedere questi requisiti: iscrizione al Registro delle imprese con i codici ATECO 79.11 e 79.12; essere imprese attive e non avere procedure concorsuali in corso; avere sede legale in Italia; essere in regola con gli obblighi di protezione in caso di insolvenza o fallimento; non essere destinatari di sanzioni interdittive; essere in regola con gli obblighi previdenziali, fiscali e assicurativi; assenza di condizioni ostative alla contrattazione con le pubbliche amministrazioni.
I richiedenti dovranno riportare la differenza dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi tra i periodi 23 febbraio – 31 luglio 2020 e 23 febbraio – 31 luglio 2019; i ricavi del periodo di imposta precedente a quello in corso; l’importo del contributo a fondo perduto per imprese e autonomi con fatturato inferiore a 5 milioni di euro previsto dal DL Rilancio e eventualmente percepito.
L’ammontare del contributo verrà determinato in base a una percentuale applicata alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi tra i periodi 23 febbraio – 31 luglio 2020 e 23 febbraio – 31 luglio 2019 pari al 20% per le realtà con ricavi non superiori a 400.000 euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso; al 15% per le realtà con ricavi tra 400.000 euro e 1.000.000 di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso; al 10% per le realtà con ricavi tra 1.000.000 di euro e 50.000.000 di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso; al 5% per realtà con ricavi superiori ai 50.000.000 di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso.
Il contributo integra quanto eventualmente percepito con il contributo a fondo perduto per imprese e autonomi con fatturato inferiore a 5 milioni di euro previsto dal DL Rilancio.