Gli italiani riscoprono le vacanze ‘senza pensieri’: nuova era per l’All Inclusive
13 Ottobre 2025, 11:01
In occasione dei suoi 75 anni, Club Med ha voluto fotografare l’evoluzione del viaggiatore italiano attraverso una ricerca nazionale realizzata dall’istituto di ricerca SWG. Dall’indagine emerge un cambiamento profondo nei desideri, nelle abitudini e nei valori legati alle vacanze: il sogno di ieri diventa esperienza concreta, il lusso assume una nuova accezione e diventa sinonimo di tempo, cura di sé, sicurezza e personalizzazione, le famiglie riscoprono la vacanza come spazio privilegiato di connessione e crescita condivisa, mentre l’esotico smette di essere un miraggio per diventare una meta raggiungibile e serena, grazie alla formula All Inclusive.
Per decenni il Resort All Inclusive ha rappresentato la ‘vacanza da sogno’ per gli italiani: due su tre lo desideravano da piccoli e uno su due (50%) lo ha poi sperimentato davvero, dichiarando di aver soggiornato almeno una volta in un Resort da adulto, realizzando così un’esperienza che da piccoli immaginavano come simbolo di relax, benessere e socialità. La percezione si è però profondamente evoluta nel tempo. Se in passato le strutture All Inclusive erano associate soprattutto alla comodità, talvolta anche a una vacanza considerata poco autentica, oggi la questa viene rivalutata come un modo intelligente per vivere mete lontane ed esotiche senza stress, con la certezza di pacchetti chiari, assistenza costante e servizi di qualità garantita. Un’evoluzione che Club Med, pioniere del concetto All Inclusive, ha saputo interpretare trasformandolo in chiave Premium.
Il dato è trasversale, ma assume sfumature diverse a seconda delle generazioni. I Baby Boomer, che negli anni d’oro del turismo organizzato hanno conosciuto il Resort come status symbol, lo vedono come scelta solida e senza sorprese, privilegiando sicurezza e assistenza (66%) e affidabilità dei servizi (62%). A mostrare un approccio più equilibrato è la Gen X, che percepisce la formula come un supporto completo, attribuendo valore tanto alla semplicità organizzativa (66%) quanto alla qualità costante (66%) e alla sicurezza (69%). I Millennial mostrano il picco più alto sulla sicurezza (70%), seguita dalla qualità (64%), a dimostrazione di un approccio pragmatico e orientato alla protezione. Al contrario, la Gen Z è meno convinta sulla sicurezza (58%) e sulla qualità (59%), vede nel Premium All Inclusive la comodità e la possibilità di rendere più semplice l’organizzazione di una vacanza esotica (63%).
In questo scenario, il Resort emerge come un modello che non solo resiste al cambiamento, ma si rinnova. È una formula che continua a mantenere intatti i suoi valori fondanti (sicurezza, semplicità e qualità costante), e al tempo stesso è capace di rispondere a un bisogno universale, quello di rendere, ieri come oggi, la vacanza davvero senza pensieri.
Il lusso non è più ostentazione, ma esperienza. Se un tempo significava status ed esclusività, oggi per gli italiani in vacanza il vero privilegio è vivere senza pensieri, sentirsi protetti, avere servizi costruiti su misura e concedersi mete a lungo desiderate. La ricerca SWG mostra come i cardini di questo nuovo immaginario siano soprattutto spensieratezza (60%) e sicurezza (61%), valori riconosciuti come imprescindibili per un vacanza davvero Premium.
A questi si affianca il valore del “su-misura” (58%), particolarmente sentito dalle generazioni più giovani che associano il concetto di lusso anche a sostenibilità (41%) e design (67%). Infine, non meno rilevante è la dimensione del sogno (57%), legata al desiderio di accedere a luoghi esclusivi e indimenticabili. Ne emerge così un cambiamento profondo: il lusso contemporaneo diventa immateriale e coincide con la possibilità di liberarsi dalle preoccupazioni, trasformando il viaggio in un’esperienza che unisce comfort mentale, autenticità e unicità.
Questa nuova visione si traduce in una vera e propria filosofia di viaggio, che trova conferma in un dato significativo: un italiano su cinque (20%) sono disposti a fare meno vacanze, ma più esclusive e di alto livello. La qualità e l’autenticità prendono così il posto della corsa al “fare tanto”, segnando un possibile superamento della logica dell’overtourism.
La vacanza in famiglia è oggi più che mai un’opportunità di connessione, crescita e condivisione, non solo un semplice ritiro dal quotidiano. Secondo i dati raccolti, due genitori su cinque (40%) hanno già usufruito di un Kids Club durante le vacanze con i bimbi, una scelta che sta diventando sempre più popolare, soprattutto tra le generazioni più giovani.
Un altro fattore cruciale quando si viaggia con i bambini è senza dubbio la sicurezza, considerata una priorità per il 55% dei genitori italiani. Ecco perché Baby e Mini Club – un’innovazione introdotta proprio da Club Med – non sono solo opzioni comode, ma vengono visti come un supporto che permette ai genitori di godere di tempo per sé, sapendo che i propri figli sono in mani esperte e coinvolti in attività che stimolano la loro crescita e il loro sviluppo.
Circa quattro italiani su cinque sognano o hanno già vissuto una vacanza esotica. Cultura, natura e avventura sono i principali motivi di attrazione, tuttavia la paura di costi elevati (66%), organizzazione complessa (59%) e timori legati alla sicurezza (58%) restano barriere rilevanti. In generale, gli italiani concordano sul fatto che, per viaggiare in destinazioni esotiche, è fondamentale avere supporto esperto e una gestione semplice e sicura del viaggio (61%). In particolare, la Gen Z segnala che non sempre è chiaro a chi rivolgersi per garantire un’esperienza sicura e senza intoppi, con il 46% degli intervistati che manifesta dubbi riguardo l’affidabilità delle informazioni disponibili.
La vera sfida è quindi riuscire a combinare il desiderio di esplorare con la tranquillità che solo un’organizzazione affidabile può garantire. Ed è proprio in questo scenario che la formula All Inclusive diventa un alleato strategico: semplifica, rassicura e garantisce standard elevati.