Little Hotelier svela le tendenze di prenotazione nelle piccole strutture

Little Hotelier, il software di gestione alberghiera all-in-one che semplifica la vita dei piccoli albergatori, ha analizzato l’andamento delle prenotazioni delle piccole strutture italiane degli ultimi quattro anni, attraverso il report Local Booking Insights che analizza i dati di oltre 100 milioni di prenotazioni generate ogni anno attraverso SiteMinder, la piattaforma di commercio alberghiero leader mondiale.
Little Hotelier è il software pensato da SiteMinder dedicato alle piccole strutture ricettive, che assicura automatizzazione dei task quotidiani, presenza sui canali più visitati dai potenziali ospiti e la possibilità di prenotazioni dirette sul sito. Attivo dal 2012 sui principali mercati a livello mondiale, la piattaforma sta facendo il suo ingresso in Italia dopo aver annunciato l’integrazione con Bed-and-Breakfast.it, portale che conta oltre 10.000 proprietà italiane.
I dati del Local Booking Insights di Little Hotelier si inseriscono in un contesto di crescente richiesta delle strutture ricettive più piccole da parte dei viaggiatori di tutto il mondo. Secondo i dati del Changing Traveller Report 2022 di SiteMinder, infatti, la percentuale di viaggiatori che sceglie di soggiornare in un B&B o in una casa vacanza per il prossimo viaggio è aumentata nell’ultimo anno di 5 punti percentuali, passando dal 23% al 28%. Anche tra i viaggiatori locali aumenta la richiesta di soggiorni nelle strutture più piccole, il 40% degli italiani preferirebbe, infatti, questa tipologia di pernottamento per il prossimo viaggio.
In uno scenario in cui le prenotazioni presso le strutture ricettive nel nostro Paese stanno finalmente raggiungendo i livelli pre-pandemia, come confermano i dati dell’ultimo Hotel Booking Trends di SiteMinder, la presenza online è un mezzo ulteriore per raggiungere gli ospiti internazionali. Già a marzo 2023, infatti, il 70% delle prenotazioni in Italia proveniva dall’estero.
In questo contesto i numeri di Little Hotelier dichiarano un nuovo comportamento dei viaggiatori nei confronti delle prenotazioni nelle piccole strutture. Queste si caratterizzano, infatti, da una diminuzione dei tassi di cancellazione e un aumento dell’intervallo medio di prenotazione, anche in presenza di un incremento dei prezzi degli alloggi in Italia.
I risultati chiave della ricerca Local Booking Insights di Little Hotelier relativi ai soggiorni nelle piccole strutture in Italia nel 2022:

  • I dati mostrano che gli aumenti dei prezzi sono stati più significativi per le strutture italiane più piccole. Il confronto tra il 2019 e il 2022 evidenzia un aumento delle tariffe degli alloggi in Italia: il costo medio di una camera nelle piccole strutture italiane[2] è aumentato del 33%. A fronte di un aumento del 26% emerso in tutte le strutture italiane nello stesso periodo.
  • Settembre è stato il mese che ha registrato le tariffe più alte, con costi superiori del 90% rispetto a gennaio (mese caratterizzato dai prezzi più economici).
  • I dati di Little Hotelier mostrano come l’inflazione abbia un impatto sul divario stagionale dei prezzi (ovvero, la differenza tra i mesi più economici e quelli più costosi). Questa forbice diventa sempre più ampia. Nel 2019, giugno – mese più caro in assoluto – ha registrato camere più care del 79% rispetto a gennaio, quando i prezzi e la domanda erano più bassi. Nel 2022, invece, le camere prenotate a settembre (il mese più costoso), avevano una tariffa maggiore del 91% rispetto a gennaio (il mese che riportava domanda e prezzi più bassi).
  • L’intervallo medio di prenotazione presso le piccole strutture ricettive italiane è salito a 34 giorni, 13 giorni in più rispetto ai 21 del 2021, con un aumento del 62%.
  • I tassi di cancellazione sono progressivamente diminuiti, passando dal 39% durante l’anno della pandemia (2020), al 25% nel 2021 fino al 24% nel 2022.
  • Per B&B, ville, agriturismi e strutture simili, Booking.com si posiziona come il canale che ha generato i maggiori ricavi in tutto il paese durante il 2022.
  • Le prenotazioni effettuate direttamente sui siti sono state una fonte di ricavi più importante per le piccole strutture italiane nel 2022 rispetto agli hotel di maggiore dimensione. Le strutture da 1 a 20 camere sono state quindi in grado di dirigere il traffico di visitatori sui propri motori di prenotazione e assicurarsi che i soggiorni venissero confermati direttamente.
  • Insieme ai siti web, Booking.com e Airbnb rappresentano i canali più redditizi per le piccole strutture italiane nel 2022. Anche Bed-and-Breakfast.it risulta essere un canale fortemente utilizzato dai viaggiatori nazionali.

“Ci troviamo di fronte a un momento di forte cambiamento del comportamento dei viaggiatori. Le persone sono desiderose di viaggiare, determinate nelle proprie scelte, e non sono scoraggiate dall’aumento delle tariffe causato dall’inflazione – afferma Simone Portaluri, Regional Manager per l’Italia di Little Hotelier – Con l’aumento della tariffa media giornaliera e la crescente importanza del rapporto qualità prezzo, è cruciale per le piccole imprese comprendere appieno il modo in cui i propri prezzi si posizionano nel mercato locale e stabilire il giusto prezzo con chiarezza. Per massimizzare i ricavi, è anche importante che le strutture siano a conoscenza di come vengono valutati i prezzi sui canali online, per assicurarsi che il prezzo diretto disponibile sul sito web sia il più competitivo. Per questo è necessario far leva sulla tecnologia per assicurarsi che le proprie tariffe siano uniformi su tutti i canali e attrarre al contempo una fetta maggiore di clienti”.

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