venerdì, 22 Novembre 2024

Affitti brevi, le proposte di F.A.R.E. al tavolo del ministro del Turismo

C’era anche la Federazione F.A.R.E. al Tavolo convocato dal ministero del Turismo sulla proposta di regolamentare gli affitti brevi.

“In merito alla bozza inviata qualche giorno fa dal ministero, la Federazione ha voluto portare all’attenzione del ministro Daniela Santanchè alcuni aspetti – sottolinea il presidente Delia Di Maio – ponendo nuovamente l’accento sul ruolo che svolgono i grandi portali on line (OTA): non solo è necessario obbligare le OTA ad inserire esclusivamente annunci di attività provviste di codice identificativo ma è altrettanto indispensabile che le stesse OTA verifichino che il codice identificativo, dichiarato al momento della messa online dell’annuncio, corrisponda effettivamente a quello della struttura, introducendo sanzioni anche per i portali che non rispettano tali adempimenti”.

“In merito alle sanzioni abbiamo proposto non solo l’aumento pecuniario per chi non è in possesso del codice ma anche la rimozione dell’annuncio stesso – afferma il presidente – inoltre sarebbe opportuno vincolare gli emolumenti derivanti dalle sanzioni a favore dei Comuni che dovranno destinare le somme allo sviluppo dei trasporti o altri servizi di concerto con le associazioni del settore. Riguardo il limite delle 2 notti, abbiamo fatto presente al ministro che sarebbe importante verificare che questi comuni abbiano non solo attivato ma anche perseguito politiche ed azioni orientate al contenimento dei fenomeni di dismissione del patrimonio edilizio esistente e di gentrificazione”.

“Abbiamo anche richiesto – conclude – che le locazioni turistiche abbiamo l’obbligo di inserire la dicitura LT o Locazione Turistica nel proprio nome e non debbano adottare sigle e denominazioni che contengano la dicitura di altre categorie ricettive extralberghiere, che gli appartamenti debbano rispettare i requisiti richiesti dal DM 5 luglio 1975, che vengano abrogati tutti gli emendamenti che danno potere ai singoli sindaci di intervenire in autonomia”.

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