Salta la Pasqua e fioccano le disdette anche per la prossima estate per le quasi 24 mila aziende agrituristiche italiane. Niente più vacanze e fine settimana in campagna, ponti primaverili compresi, stop alle fattorie didattiche e ai banchetti per matrimoni e comunioni per un danno pari a 800 milioni di euro. Sono le stime di Agriturist-Confagricoltura alla vigilia di un periodo che va da Pasqua all’1 maggio.
“Ci siamo completamente fermati – fa sapere il presidente Augusto Congionti – i nostri agriturismi finora, tra disdette e mancati arrivi, hanno riscontrato perdite per 800 milioni, a cui si devono sommare altri 40 milioni derivanti dalle mancate attività di fattorie didattiche e vendita diretta. Ma i nostri imprenditori, come tutti gli agricoltori, non sospendono il loro lavoro e, in molti casi, reinventano la loro attività. Non ci sono guadagni ma restano i problemi da affrontare, come quello della mancanza di liquidità e del notevole carico di tributi – conclude Congionti – è vero che ci sono molte disdette e che non arrivano ancora le prenotazioni per l’estate, ma sono convinto che, finita l’emergenza, la vacanza preferita dagli italiani sarà proprio quella in agriturismo immersa nella natura, sopratutto dopo il lungo periodo di quarantena che stiamo vivendo”.