Caro prezzi e covid: perchè a Natale gli italiani non partiranno

Alla base del forte calo del numero di italiani che si concederanno quest’anno una vacanza tra Natale e Capodanno, l’allarme bollette e il forte rincaro di prezzi e tariffe registrato in tutti i settori, compreso il comparto turistico. Lo afferma il Codacons, che condivide le rilevazioni di Federalberghi secondo cui a fine anno partiranno solo 14 milioni di cittadini.

“A fronte del forte aumento dei prezzi al dettaglio e delle maggiori spese che attendono le famiglie nel 2022 – spiega il presidente Carlo Rienzi – gli italiani reagiscono tagliando la spesa per i viaggi, come attesta lo studio di Federalberghi. Rincari che investono e danneggiano anche il settore del turismo, considerato che oggi costa sensibilmente di più acquistare un biglietto aereo, spostarsi in macchina o dormire in una struttura ricettiva. Proprio per salvaguardare il comparto del turismo e consentire alle famiglie di regalarsi giorni di relax in vacanza, invitiamo il governo ad intervenire per contrastare i rincari di prezzi e tariffe, adottando misure specifiche volte ad incentivare i viaggi e ottenere una riduzione dei listini” conclude Rienzi.

Dello stesso avviso anche Assoutenti. “Solo pochi giorni fa abbiamo diffuso uno studio che prevedeva una riduzione nel numero di cittadini che si sarebbero regalati una vacanza tra Natale e Capodanno e una diminuzione della spesa per il turismo di fine anno, numeri che trovano conferma nella indagine di Federalberghi – spiega il presidente Furio Truzzi – Rispetto al 2019, quando gli spostamenti di fine anno generarono una spesa complessiva di oltre 13 miliardi di euro da parte delle famiglie, nel 2021 il giro d’affari delle vacanze di Natale e Capodanno si ferma a 10,4 miliardi di euro e perde complessivamente 2,7 miliardi. Gli spostamenti di fine anno degli italiani, tuttavia, saranno all’insegna dei rincari: chi si sposta in auto deve mettere in conto gli incrementi dei listini dei carburanti, con i prezzi alla pompa superiori del +24% rispetto allo scorso anno, mentre chi viaggia in aereo paga i biglietti il 18,9% in più – prosegue Truzzi – Durante le feste sarà più caro anche dormire fuori (a causa degli aumenti delle tariffe di hotel e strutture ricettive) e mangiare al ristorante. Proprio il caro-prezzi imperante in Italia, unitamente all’incertezza determinata dal Covid, sono alla base della scelta di una fetta di italiani di rinunciare quest’anno agli spostamenti di fine anno”, conclude il presidente di Assoutenti.

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