martedì, 19 Novembre 2024

Codice turismo, Federagit: no alla guida nazionale

Secondo la federazione l’assimilazione con figura accompagnatore risponde a pressioni grandi TO

Contro il Codice del Turismo redatto dal ministro Michela Vittoria Brambilla, si schierano anche le guide turistiche abilitate aderenti a Federagit-Confesercenti. Ma il loro dissenso si concentra sugli articoli 6, 7 e 8. In quest'ultimo infatti si afferma che "Le attività di guida turistica e di accompagnatore turistico sono esercitate su tutto il territorio nazionale".
Un articolo che non va giù alle guide perche "annullerebbe la professione di guida turistica, assimilandola a quella di accompagnatore".
I tre articoli del Codice del Turismo sono in netta contraddizione con l'art. 9 della Legge Comunitaria (attualmente al Senato), nel quale si delega il governo a redigere una legge organica di riordino della professione di guida turistica.
"Gli articoli 6, 7 e 8 del Codice del Turismo – si legge in una nota delle Federazione delle guide aderenti a Confesercenti – non tengono conto degli argomenti presentati durante le mobilitazioni della categoria che ha protestato con forza contro l'istituzione della ‘guida nazionale'. Essi non costituiscono una legge organica di riordino della professione (come ci era stato prospettato dal Dipartimento Turismo). Manca una definizione della professione che ne indichi l'oggetto (distinguendola da quella di accompagnatore), mancano le modalità di accesso, i titoli di studio e la formazione necessari, la composizione delle commissioni d'esame.
Qualsiasi estensione delle attuali abilitazioni deve essere successivo al superamento di un esame integrativo che accerti la conoscenza dei Beni Culturali e Paesaggistici del territorio. In più l'istituzione della ‘guida nazionale' creerebbe gravissimi problemi all'occupazione soprattutto in alcune regioni".
Dunque a chi giova la guida nazionale? – conclude Federagit – risponde forse alle pressioni dei grandi tour operator europei, le multinazionali del turismo che, confondendo intenzionalmente l'accompagnatore con la guida, da decenni premono per ottenere modifiche legislative che permettano di far svolgere tutte le visite guidate in Europa ai loro capo-gruppo di passaggio, sottraendo lavoro e risorse agli operatori locali".

 

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