venerdì, 20 Dicembre 2024

Codice Turismo, Federcontribuenti: non regola multiproprietà

Nel mirino i contratti di associazione restano fuori dalla nuova normativa

"Il nuovo codice del Turismo è inutile". Il nuovo attacco ai danni della legge pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 129, del 6 giugno 2011 arriva da Federcontribuenti e riguarda in particolare l'articolo 2, quelle che contiene le nuove norme in materia di multiproprietà.
"Le norme introdotte per le nuove tipologie contrattuali ammesse – attacca Marco Paccagnella, vicepresidente di Federcontribuenti – riguardano i contratti veri e propri di multiproprietà, i contratti relativi ai prodotti per le vacanze a lungo termine e quelli di rivendita e di scambio. Dove sono, per esempio, i ‘time-sharing', ossia i contratti di associazione che di fatto costituiscono il 99% del mercato e che hanno ‘fregato' migliaia di consumatori? Il risultato – prosegue Paccagnella – è che migliaia di consumatori continuano a rimanere senza nessuna tutela specifica, perché le maggiori vendite che vengono effettuate al giorno d'oggi riguardano i certificati di associazione che prevedono, a parole, la possibilità di fare una settimana all'anno in qualche residence, associandosi, a prezzi assolutamente fuori mercato, a dei particolari club con spesso sede in qualche paradiso fiscale. Questi contratti non sono assolutamente contemplati nel nuovo Codice del Turismo e la conseguenza è che, trattandosi alla fine di associazioni, la legge che li regolamenta continuerà ad essere proprio quella che riguarda quest'ultime. Ma a questo, bisogna aggiungere un'ulteriore beffa: la vendita di certificati associativi – conclude – è esente da iva".

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