Ci sono anche le crociere tra le novità dell’ultimo Dpcm. Il decreto, infatti, contiene il via libera alla ripresa delle offerte turistiche, ma secondo l’associazione Codici ci sono troppi punti poco chiari e, come al solito, rischiano di farne le spese i consumatori.
“Purtroppo, come spesso accaduto in questi mesi – afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – ci ritroviamo di fronte ad una situazione che può creare disagi e danni al consumatore. Se da una parte abbiamo l’ok alla ripresa delle crociere, dall’altra non è stato specificato cosa accade, ad esempio, a chi non può più imbarcarsi a causa dello stop agli spostamenti tra regioni. Chiediamo che venga sgombrato il campo da ogni dubbio. Non vogliamo ritrovarci ancora una volta con i consumatori che pagano colpe non loro, ovvero norme confuse e di difficile applicazione”.
“Partiamo da un principio base – aggiunge Stefano Gallotta, eesponsabile Trasporti e Turismo di Codici – ovvero che fino a quando le crociere non riprenderanno, i consumatori hanno diritto al rimborso integrale in caso di cancellazione. Detto questo, nel momento in cui le navi potranno ripartire, è chiaro che bisognerà tenere conto del contesto generale. Ci riferiamo alla divisione dell’Italia in zone. Se un consumatore è costretto a rinunciare alla crociera perché non può muoversi dal proprio Comune o dalla propria Regione, ha diritto al rimborso. Sembra una banalità, ma così non è, perché riceviamo ogni giorno segnalazioni da parte di cittadini che si scontrano con compagnie, di navigazione ma anche aeree, che non vogliono restituire il prezzo del biglietto, ignorando le conseguenze della pandemia”.
In caso di crociera cancellata, pacchetto turistico modificato o impossibilità di partire a causa dell’ultimo Dpcm, i consumatori possono rivolgersi all’associazione Codici al fine di ottenere il giusto e doveroso rimborso. Per info e assistenza scrivere a segreteria.sportello@codici.