Confesercenti: bene i 12 miliardi alle pmi, ma il turismo resta all’asciutto


Dodici miliardi di euro per le imprese di minori dimensioni, poco meno di un quarto delle risorse mobilitate dal Dl Rilancio, ma ancora troppo poco per il settore turistico. È quanto emerge da una prima analisi di Confesercenti sul testo bollinato che sottolinea anche un’altra problematica. Ovvero la responsabilità civile e penale del datore di lavoro, anche se a posto con gli adempimenti di sicurezza: una stortura da correggere subito”. “I comunicati stampa Inail – aggiunge la presidente Patrizia De Luise – hanno tentato di chiarire la questione, ma non sono sufficienti. È assolutamente necessario predisporre, già in fase di conversione, una norma chiara e definitiva che metta al sicuro le imprese che rispettano le regole”.

Confesercenti avrebbe preferito “un approccio “più mirato” e osserva come, per gli affitti, il plafond di 1,3 miliardi di euro per il credito di imposta potrebbe essere insufficiente per la platea potenziale. Quanto al turismo, “il settore ha sofferto prima di tutti l’impatto del coronavirus e presumibilmente lo sconterà più a lungo, ma a parte i 2 miliardi di euro previsti per il bonus vacanza, per le imprese ricettive, le agenzie di viaggi e gli altri operatori della filiera ci sono solo poche centinaia di milioni”, calcola Confesercenti.

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