giovedì, 25 Aprile 2024

Confindustria Alberghi chiede al Governo misure urgenti per il settore

 

L’inasprimento della crisi che sta colpendo il settore, e che di fatto ha causato il blocco totale delle attività, impone nuove ed ulteriori risposte alle imprese e ai lavoratori. Anche alla luce della recente indagine sugli effetti del Covid-19 per le imprese italiane a cura del Centro Studi di Confindustria che racconta degli effetti negativi dichiarati dal 98,6% degli albergatori che, nel giro di pochi giorni, hanno assistito ad un vero e proprio blocco delle prenotazioni.

Pur avendo apprezzato la tempestività del Governo che sin dal principio ha adottato misure per le imprese del settore turistico, oggi Confindustria Alberghi affronta con ancora più determinazione la questione attraverso una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro Dario Franceschini e al sottosegretario Lorenza Bonaccorsi.

Nello specifico Confindustria Alberghi ha evidenziato la necessità di estendere la cassa in deroga su tutto il territorio nazionale; ampliare le casistiche; semplificare e velocizzare l’accesso al fondo FIS; potenziare il Fondo di garanzia con facilitazione delle procedure di accesso; adottare misure atte a sostenere una sospensione e dilazione degli affitti, dei termini di pagamento per le utenze, cosi come quella dei versamenti dei tributi erariali e locali o in subordine la rateizzazione degli stessi, senza tralasciare, il riconoscimento in forma di credito d’imposta o altra misura, di un ristoro per le perdite derivanti da cancellazioni per causa di forza maggiore.

L’impatto pesantissimo che sta colpendo il settore ha spinto Confindustria Alberghi ad insistere anche su ulteriori misure a supporto del comparto chiedendo a gran voce la riduzione della tassazione locale; riduzione dell’aliquota di IMU e TARI; mentre per l’IRAP riduzione dell’aliquota/rimodulazione della base imponibile escludendo oneri finanziari/costo del lavoro; disapplicazione contributo addizionale sui contratti a termine nonché reintroduzione del Tax Credit; lo slittamento dei termini di adeguamento per la “lotteria degli scontrini”; incentivi, voucher o detrazioni di imposta, per i soggiorni in Italia; disapplicazione per tutto il 2020 del contributo di soggiorno e incremento credito di imposta per la partecipazione alle fiere internazionali.

“Sappiamo di chiedere molto al Governo – spiega Maria Carmela Colaiacovo, vicepresidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – ma ciò che ci spinge a farlo è la consapevolezza di quanto tutti questi elementi concorrano a sostenere un settore che ha solide basi e tutte le carte in regola per recuperare terreno non appena la fase attuale, grave e contingente, sarà superata. Il mondo del turismo italiano ha voglia di ripartire e, così come già accaduto in passato, era la crisi del 2008, vogliamo trovarci pronti e preparati per poter contribuire al rilancio dell’intero Paese”.

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