Audizione con le Commissioni riunite Bilancio, Tesoro e Finanze sul Decreto Sostegni per le associazioni di categoria.
“Il decreto sostegni non è adeguato alla gravità della crisi che ci ha colpito – ha dichiarato nel corso dell’audizione Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. Servono interventi urgenti per la sopravvivenza delle imprese, il credito di lungo periodo accompagnato da garanzie dello Stato, proroga sulla moratoria dei mutui. Immediate e altrettanto urgenti, l’intervento sul Tax Credit Affitti in scadenza a fine aprile; lo stop alla seconda rata Imu e stop alla Tari. Per quanto riguarda il contributo a fondo perduto nella formulazione attuale risulta del tutto insufficiente per aziende che hanno subito perdite cosi cospicue, come quelle alberghiere. Un elemento questo ancora più sconfortante e che rischia di distorcere fortemente la concorrenza sul mercato se paragonato a quanto sta accadendo in altri paesi, anche nostri concorrenti, che sostengono le aziende alberghiere con risorse ben più consistenti. Il tema del tetto fissato a 10 milioni di euro va necessariamente superato prevedendo comunque una più equa parametrazione del contributo con l’applicazione del tetto massimo dei 150.000 euro per ciascuna unità alberghiera gestita. Una soluzione questa che permetterebbe di superare oggi quella disparità creatasi tra quanti gestiscono le proprie strutture con un’unica società e quanti invece hanno una struttura societaria più articolata dove ciascuna unità fa capo ad una entità giuridica diversa”.
“La mancanza di certezze sui tempi della riapertura – ha sottolineato dal canto suo il direttore generale di Federalberghi Alessandro Nucara – ci impedisce ogni programmazione, facendo addensare nubi fosche anche sui prossimi mesi”. Federalberghi richiama l’attenzione su alcuni “grandi assenti” del Decreto Sostegni, problemi di importanza prioritaria che il provvedimento non affronta e che si augura possano trovare presto soluzione grazie al contributo del Parlamento e alle ulteriori misure che sono state preannunciate dal Governo: il green pass, i prestiti a lungo termine, la moratoria sui crediti e la riduzione dei costi fissi.
“Il decreto Sostegni è stato atteso con una certa ansia da tutti noi e da questo dipendono le sorti di moltissime imprese ormai allo stremo”, ha aggiunto la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli nel corso dell’audizione. “Abbiamo davanti appuntamenti e sfide cruciali: piano vaccinale di massa, presentazione del Pnrr e adozione in Ue del Green Digital Pass. Il futuro e la ripresa del sistema economico passano imprescindibilmente da questi elementi senza i quali non sarà pensabile attuare politiche di sostegno alle imprese che vadano oltre il contenimento dei danni dell’emergenza. Nonostante il decreto contenga misure per imprese e lavoratori che abbiano subito significativi danni e alcuni interventi di carattere fiscale sono del tutto assenti provvedimenti volti a sostenere gli investimenti privati e strumenti di sostegno alla liquidità delle imprese turistiche”.
E Assoturismo Confesercenti nel corso dell’audizione palesa i dubbi sul futuro: “Le prenotazioni, che pure avevano dato qualche segnale di vitalità ad inizio anno, soprattutto per le mete balneari, si sono completamente bloccate. Nonostante il 44% degli italiani voglia organizzare una vacanza per questa estate, solo il 5% dichiara di aver già prenotato”. Tra le proposte, secondo l’associazione di Confesercenti – i contributi a fondo perduto vanno necessariamente mantenuti anche nel 2021, così come il Bonus Vacanze ma “facilitandone la possibilità di accesso e ampliando i destinatari di spesa, con la possibilità di utilizzare i buoni vacanze anche per visite guidate e per pacchetti turistici e anche in fase di prenotazione”.