Federbalneari Italia esprime perplessità a fronte della recente sentenza della Cassazione (III^ Sez. Penale n. 1082/2020) con cui la Corte ha bocciato l’intero impianto normativo delle proroghe alle concessioni demaniali e ha rimarcato, ancora una volta, la preminenza della legislazione comunitaria in tema di libera concorrenza e sottolinea come essa sia tutelata dalla Costituzione all’articolo 117. Stesse perplessità anche per il ricorso al TAR dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro la determina del Comune di Piombino (n. 408/2020) con cui il Comune ha esteso la durata delle concessioni demaniali marittime aventi finalità turistico ricreative fino al 31/12/2033.
Per la Federazione, che accoglie oltre 2000 aziende iscritte, operanti in tutte le regioni costiere italiane, tali provvedimenti appaiano totalmente incuranti del recente intervento legislativo che ha visto la definitiva introduzione in sede di conversione dell’art. 182 della Legge 77/2020 ma – cosa ancor più grave – evidenzia come le azioni menzionate sembrano provenire da un mondo diverso da quello in cui si trovano a combattere le imprese italiane ed europee, per le quali oggi si torna a parlare di rinunciare ad una prospettiva di continuità a fronte dei danni causati dalla pandemia, degli aiuti di Stato a sostegno dei piani di ammortamento, autorizzati con garanzie pubbliche dallo Stato italiano e dalla Commissione Europea, attuando le necessarie politiche di sostegno all’economia verso i Paesi membri UE.
“Decidiamoci: o parliamo di un domani fuori dalla crisi ed in concreto della revisione del sistema delle concessioni demaniali o aspettiamo di veder demolire inerti il passato. Ultima ipotesi che non possiamo permetterci – dichiara il presidente Marco Maurelli – Occorre armonizzare la norma sull’intero territorio costiero italiano e vederla finalmente applicata. Si superi il periodo transitorio con termine al 2033 poi si passi alla revisione del quadro concessorio demaniale marittimo, lacuale e fluviale d’intesa con le Regioni. Federbalneari Italia sta già lavorando alla costruzione di una strada di garanzie verso l’obiettivo di una armonizzazione che non possiamo rinunciare a scrivere. Riteniamo molto deboli le posizioni dell’Autorità per la Concorrenza la quale sembra stia agendo con scarsa ragionevolezza minando le radici dell’impianto normativo statale confermato dal “decreto Rilancio” nel merito della durata certa delle concessioni demaniali”.
“Ribadiamo come il decreto miri a sostenere le imprese con aiuti di Stato mentre la stessa Autority con il proprio comportamento potrebbe minare l’efficacia di tali politiche economiche che inquadrano l’intero cluster del turismo italiano. Solo alla fine della pandemia si potrà tornare a parlare di “concorrenza” in un quadro competitivo sano – prosegue Maurelli – Al Governo abbiamo chiesto di attivare subito in Conferenza Stato Regioni il percorso di armonizzazione della norma vigente con le Regioni che porti nell’immediato a ricercare uno sforzo di omogeneità dell’azione amministrativa e presto ad avviare un’azione di riforma dell’intero sistema in un quadro pandemico così complesso”.